Cultura

Servizio civile, “fuorilegge” tre progetti su cento

Le verifiche da gennaio 2008 a maggio 2009

di Daniele Biella

Sono il 3,4% i progetti ‘irregolari’ degli enti di servizio civile. A dirlo sono i dati ufficiali delle verifiche effettuate dall’Unsc (Ufficio nazionale servizio civile) da gennaio 2008 a maggio 2009. Parola di Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al servizio civile, che di recente ha risposto a un’interrogazione parlamentare del deputato Pd Antonio Misiani (presentata lo scorso luglio) riguardo all’efficacia dei controlli sui progetti degli enti da parte dell’Unsc.

I PROVVEDIMENTI

“Quali sono le dimensioni e i risultati delle funzioni di controllo e verifica sulla attuazione dei progetti di servizio civile nazionale svolta nel periodo 1 gennaio 2008 – 30 maggio 2009?”, chiede Misiani. La risposta di Giovanardi arriva completa di dati: “Il numero delle verifiche è stato 542 in tutto il 2008 e 192 nei primi quattro mesi del 2009 (734 complessivi, ndr), gli enti coinvolti 66 nel primo periodo, 40 nel secono. In totale sono stati emessi 25 provvedimenti sanzionatori”, ovvero il 3,4%, con una flessione tra il primo e secondo periodo: 3,7% per 20 sanzioni nel 2008, 3% (5 sanzioni) tra gennaio e maggio 2009. Dei 25 provvedimenti messi in atto, tre sono quelli con la sanzione più ‘pesante’, la cancellazione dall’albo nazionale del servizio civile (nel rapporto non sono indicati i nomi). Cinque enti, invece, sono stati interdetti per un anno dalla presentazione dei progetti, a uno è stato revocato un progetto specifico, mentre nella maggior parte dei casi ‘irregolari’, 16 su 25 l’Unsc ha optato per una diffida.

GLI ENTI

Il dato delle verifiche, seppure parziale (visto che, come spiega Giovanardi, hanno riguardato il 23,6% dei progetti finanziati nel 2008, 405 su 1714, e il 17,1% dei quattro mesi del 2009, 167 su 978), ha riguardato una cospicua fetta di volontari impiegati: 3749 (2905 nel 2008, 844 nel secondo periodo di rilevazione) e si è concentrato soprattutto sugli enti più grandi, a dimensione nazionale: nel 91% dei casi, infatti, sono stati ispezionati enti ‘di prima classe’, mentre solo poco più del 6% dei controlli hanno riguardato la seconda classe e il restante 3% per terza e quarta classe.

LA DISTRIBUZIONE TERRITORIALE

“Le ispezioni sono state più frequenti in alcune Regioni in considerazione dell’elevato numero di progetti attivi su quel territorio”, fa sapere Giovanardi. In questo senso, il maggior numero di controlli è stato effettuato in Sicilia, con 89 in totale (lungo i 17 mesi della rilevazione), seguita a distanza dal Lazio (76), Campania (74), Emilia Romagna (71), Lombardia (64) e Puglia (62). In coda, Molise con 4 verifiche, Valle d’Aosta (5), Trentino Alto Adige (7), Basilicata (9).

I CONTROLLI DELLE REGIONI

Alle verifiche dell’Unsc si aggiungono, sempre nello stesso periodo, quelle delle singole Regioni e Provincie autonome, in virtù del decreto legislativo 77/2002 che ne garantisce specifiche competenze in merito. In questo caso i dati parlano di 291 verifiche su 264 progetti dei 2692 totali (ovvero il 10%, ma c’è da considerare che almeno una decina di regioni non ha comunicato in tempo utile i dati, soprattutto nel secondo periodo di rilevazione, da gennaio a maggio 2009) e di 5 sanzioni “di lieve entità”.


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