In questi giorni l’onorevole Erica Rivolta (Lega Nord) insieme ad alcuni suoi colleghi ha presentato un’interrogazione che riguarda le “tasche” di tutti i volontari che hanno preso o prenderanno servizio a partire dal 1° dicembre 2009.
Potete trovare il testo dell’interrogazione a questo link
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=20893&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRITTA%27
In sostanza, i parlamentari della Lega Nord evidenziano come il passaggio dal libretto di risparmio postale al conto corrente bancario come sistema per il pagamento dell’assegno mensile ai volontari comporterà dei costi interamente a carico dei volontari in servizio civile.
In particolare graverà su ogni volontario un’imposta di bollo annuale di € 34,20!
A ciò si aggiungono ulteriori svantaggi, derivanti dal particolare conto “suggerito” da UNSC, svantaggi elegantemente non evidenziati nella circolare di UNSC.
Se nel bando 2010 prenderanno servizio civile circa 25.000 volontari, questi ragazzi e ragazze sborseranno complessivamente in un anno più di 850.000 € in imposta di bollo!!
Pare che questa genialata derivi dalla scelta di UNSC di risparmiare 500.000 € sulla convenzione con le Poste Italiane.
Morale della favola: i dirigenti di UNSC si potranno vantare di aver risparmiato, mentre i volontari metteranno mano obbligatoriamente ai loro portafogli!
Ciò che lascia perplessi è che tutto ciò è avvenuto nel più completo silenzio dei rappresentanti nazionali dei volontari, probabilmente impegnati a ragionare di temi di “alto livello” con i maggiori enti nazionali di servizio civile.
C’è dell’ironia nel fatto che i volontari in servizio civile siano tutelati da alcuni parlamentari leghisti, invece che dai rappresentanti che hanno eletto, non credete?
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