Non profit
Servizio civile e referendum, tempo fino all’8 ottobre per iscriversi e votare dall’estero
Ecco le istruzioni per partecipare dalla distanza alla consultazione del 4 dicembre 2016 sull'abolizione dell'attuale Senato. In alternativa si può tornare in Italia in quei giorni, con un permesso e il viaggio rimborsato dal Dipartimento gioventù "se si è scelto il mezzo più economico"
Ecco le modalità per i giovani in servizio civile per riuscire a votare al referendum del prossimo 4 dicembre 2016. Come riporta il sito ufficiale del Dipartimento Gioventù e Servizio civile nazionale, "i volontari del servizio civile nazionale che alla stessa data si trovano all’estero da almeno 3 mesi possono optare per il voto per corrispondenza". Ma devono "trasmettere al proprio Comune di residenza entro il prossimo 8 ottobre 2016 questo modello di domanda, barrando la casella relativa ai motivi di lavoro".
Se tale modalità non risulti praticabile, il Dipartimento suggerisce che "continuano ad applicarsi le disposizioni di cui al paragrafo 10 punto 3 del Prontuario approvato con D.M. 22 aprile 2015, recante Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale, che prevede la concessione dei seguenti permessi: 2 giorni se i volontari sono impegnati in progetti in Europa, 3 giorni se i volontari sono impegnati in progetti in paesi extra europei. Gli stessi permessi sono da computare come giorni di servizio prestato e, pertanto, non decurtabili dai 20 giorni di permesso spettanti nell’arco dei 12 mesi
L’Ufficio rimborserà le spese sostenute per i mezzi di trasporto acquistati con specifiche agevolazioni previste per l’esercizio di voto, a condizione che sia stato utilizzato il mezzo più economico. A tal fine si dovrà presentare una specifica domanda alla quale dovrà essere allegato il titolo di viaggio con le predette caratteristiche e la copia della tessera elettorale attestante l’avvenuto esercizio di voto.
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