Governo

Servizio civile, con l’obiettivo dei 60mila invii si lavora a un bando turistico

Rispondendo a un’interrogazione in merito al finanziamento dei programmi di intervento sul Scu del parlamentare Toni Ricciardi, il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi ha annunciato che si sta lavorando «per giungere alla pubblicazione di un quarto bando in ambito turistico, così da incrementare il totale delle posizioni di operatore volontario, arrivando a circa 60mila»

di Antonietta Nembri

Preoccupato per i tagli al servizio civile universale il deputato Pd Toni Ricciardi ha interrogato il ministro Andrea Abodi per capire quali siano le ragioni della contrazione e se si intenda reperire delle risorse per tutelare i progetti delle aree interne riportando i numeri a quelli delle annualità precedenti. 

Nel rispondere il ministro Abodi ha voluto ricordare come nel triennio 2021-2023 il Fondo nazionale per il Servizio civili abbia «beneficiato, oltre che del finanziamento ordinario indicato dalla legge di bilancio, anche di quello Pnrr (Missione 5 – Componente C1 – Misura I2.1 – Investimento 4) con un importo pari a 650 milioni di euro, distribuito in tre cicli relativi al triennio considerato».

L’aumento dell’assegno mensile

Considerando per l’anno 2023 che erano previste 44.921 posizioni di operatori volontari, dei quali 43.816 per l’Italia e 1.105 per l’estero, ha ricordato che «il calcolo delle posizioni è stato determinato tenendo conto dell’aumento del costo unitario dell’operatore volontario per effetto dell’adeguamento dell’indice Istat dell’assegno mensile, spettante ai volontari a decorrere dal mese di maggio 2023, che è passato da 444 a 507 euro circa». Ha anche sottolineato che questo aggiornamento, «pur avendo positivamente valorizzato l’istituto, ha contribuito in maniera decisiva alla riduzione delle posizioni finanziabili ed ha coinvolto dal mese di maggio 2023 anche i volontari avviati con il bando 2022».

In pratica a parità di risorse disponibili rispetto all’annualità 2022, in cui sono state messe a bando oltre 71mila posizioni di operatore volontario, «non è stato possibile mantenere lo stesso contingente anche per l’anno 2023».

Dopo aver esposto le ragioni della diminuzione degli invii il ministro ha assicurato di essersi «adoperato in prima persona al fine di incrementare le posizioni disponibili, reperendo ulteriori risorse sia dalle economie di gestione degli anni precedenti, sia dall’integrazione effettuata dal ministero dell’Economia e delle finanze relativa all’assegnazione del Fondo nazionale per gli interventi del Servizio civile universale di euro 10 milioni». 

I bandi tematici

E ancora ha ricordato l’impegno per aumentare le posizioni nell’ambito di bandi tematici finanziati con risorse specifiche. In particolare, attraverso: il servizio civile digitale, finanziato con misure Pnrr sulla base di un accordo con il Dipartimento per la trasformazione digitale, per complessivi 55 milioni di euro su tre cicli (2022-2024). In tale contesto, il bando del servizio civile digitale 2023 sta consentendo l’avvio di oltre 4.300 operatori volontari, cui seguirà, nel 2024, un ulteriore bando per circa 2.500 posizioni. Ancora: il servizio civile ambientale, finanziato sulla base di un protocollo d’intesa con il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica che prevede, nei primi mesi del 2024, la pubblicazione di un bando per la selezione di circa 2.200 posizioni; il servizio civile agricolo, «di ultima generazione possiamo dire, finanziato sulla base di un protocollo d’intesa con il ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, che prevede ulteriori 1.000 posizioni».

«In aggiunta a ciò, stiamo lavorando per giungere alla pubblicazione di un quarto bando in ambito turistico, così da incrementare il totale delle posizioni di operatore volontario, arrivando a circa 60mila» ha detto ancora Abodi.

Il ministro ha poi concluso sottolineando di voler «riconfermare ancora una volta la necessità, da una parte, e, dall’altra, la volontà di stabilizzare queste risorse per fare in modo che questo strumento formidabile possa avere una sua tranquillità anche da mettere a disposizione degli operatori che configurano i progetti».

In apertura il ministro Andrea Abodi – foto di © Luigi Mistrulli/Sintesi

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