Non profit

Servizio civile, con la Youth Guarantee un bando da 25mila giovani

Emergono le prime cifre relative al progetto "Garanzia Giovani", anche se molti nodi sono ancora da sciogliere. Come quello dell'entità del finanziamento destinato al servizio civile e i termini del bando speciale per il 2014/2015

di Stefano Arduini

Un bando una tantum da 20/25mila posti di servizio civile da lanciare per il biennio 2014/2015 che dovrebbe andare ad aggiungersi ai bandi ordinari (se saranno finanziati) delle due annualità considerate. Ad occuparsene, ma non era così nella prima formulazione della struttura di missione della Youth Guarantee, sarà l’Ufficio nazionale Servizio Civile di Roma.  Sono questi i primi dettagli ancora provvisori che riguardano il servizio civile dell’operazione “Garanzia Giovani” a cui in questi giorni sta lavorando a pieno ritmo il dicastero del Lavoro (a cui spetterà la gestione dei fondi europei) sotto la guida diretta del ministro Enrico Giovannini e del segretario generale Paolo Pennesi.

Molti ancora però i punti interrogativi che saranno sciolti da qui a fine anno (giovedì prossimo i tecnici dell’Unsc incontreranno i dirigenti del Lavoro per uno screening delle questioni aperte).  Prime fra tutte l’entità dei fondi che saranno destinati al bando straordinario. La cifra uscita in queste ore pari a 200 milioni di euro, a quanto apprende Vita.it non è definitiva, e potrebbe essere rivista sia al rialzo sia al ribasso (da qui la forbice rispetto al numero degli avviamenti). Altri due nodi da sciogliere saranno l’equilibrio nella gestione dei fondi fra amministrazione centrale e Regioni (che proprio in queste ore hanno trasmesso a Roma una loro proposta) e l’età dei giovani a cui sarà indirizzato il bando che potrebbe essere anche più bassa rispetto a quella ammessa attualmente per il servizio civile nazionale.

Infine un’osservazione. Anche arrivasse questo finanziamento non sarebbe strutturale, ma limitato ai prossimi due anni. Potrebbe però essere l’occasione per ripensare all’interno istituto che oggi vede miseramente in servizio appena 829 giovani. A fronte di 3 milioni e 755mila di Neet giovani (2,11 milioni di donne e 1,64 milioni di uomini), il 36% dei quali residente al Sud, che non lavorano, non studiano e non sono inseriti in percorsi di formazione.    
 

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