Servizio civile, arriva quello di pace

Il ?volontario per il servizio civile di pace? potrebbe nascere entro la fine dell?anno. Si tratta di una nuova figura internazionale che il ministero degli Affari esteri ha intenzione di istituire con un decreto in collaborazione con il ministero della Solidarietà sociale. La bozza è quasi pronta e sarà esaminata entro la fine del mese da Patrizia Sentinelli, viceministro con delega alla cooperazione. La proposta di creare i ?Corpi civili di pace? e di dare una connotazione ben delineata ai volontari italiani che si occupano di mediazione nei conflitti in giro per il mondo, è partita da un gruppo di associazioni (tra cui Rete italiana disarmo, I Beati costruttori di pace, Libera, Un ponte per), in occasione della marcia Perugia-Assisi 2006. A febbraio la viceministra Sentinelli ha istituito un tavolo di lavoro con gli enti non profit su questo tema, che ha prodotto uno studio di fattibilità. A marzo è arrivata da alcune associazioni la proposta di cambiare l?espressione ?corpi?, che appartiene al linguaggio militare, in ?servizio civile di pace?.

«Il progetto ormai è in dirittura d?arrivo», ha confermato la vice di D?Alema: il servizio civile di pace avrà come fondamenti le esperienze già concretizzate in passato nel servizio civile e nelle attività di enti non profit presenti sul territorio italiano. «Ci sono già iniziative in campo, come l?associazione Giovanni XXIII, i Caschi bianchi e altre che si stanno affacciando in Europa. Noi le vogliamo raccogliere, studiare e sostenere», ha spiegato la Sentinelli.

A livello europeo un modello di riferimento è quello della Germania, che ha approvato un Piano per la prevenzione dei conflitti armati, con 128 misure concrete, tutte rigorosamente non militari. Ma anche il Consiglio europeo ha iniziato un percorso per potenziare le capacità civili di intervento nelle crisi per il 2008, che prevede l?istituzione dei Corpi civili di risposta rapida.