Famiglia

Servizio civile, Amesci contraria al raddoppio dei volontari per alcune categorie

La risposta dell'associazione per la promozione del servizio civile all'innalzamento della quota di volontari destinati a ciechi e grandi invalidi da 2 a 4%, voluta dal ministro Ferrero

di Redazione

L'Amesci non ci sta a segmentare il lavoro dei tanto volontari del servizio civile per categorie. Ciechi e grandi invalidi ne devono poter usufruire. Ma non sono i soli che ne avrebbero diritto. Meglio puntare sulla qualità dei progetti, secondo l'associazione di promozione del servizio civile.

Ecco il contributo del presidente Enrico Maria Borrelli sull'innalzamento della quota di volontari destinati ad assistere ciechi e grandi invalidi. La decisione è stata presa in extremis dall'ufficio del ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero ed entrerà in vigore a maggio, con nuovo bando per il servizio civile.

Ancora una volta siamo alla guerra tra poveri causata da chi gioca sui palliativi possibili piuttosto che cercare soluzioni appropriate. Il sacrosanto diritto delle persone con disabilità ad avere risposte ai loro bisogni viene utilizzato come grimaldello per alterare un'esperienza nata invece a beneficio della partecipazione dei giovani alla vita sociale, quale quella del Servizio Civile Nazionale.
Ciò che ci preoccupa non è tanto la destinazione vincolata di una parte, il 4%, del Fondo Nazionale per il servizio civile alle categorie dei grandi invalidi e dei ciechi, quanto piuttosto l'idea di una spartizione del fondo per categorie e senza troppo riguardo alla qualità dei progetti presentati invece di puntare su un'attenta programmazione complessiva.
Ci sarebbe da chiedersi quante siano le categorie con pieno diritto ad avanzare una loro candidatura alla destinazione di una quota del fondo nazionale e se il Ministro Ferrero abbia riflettuto sull'ipotesi di soddisfarle tutte. Un dato: per le sole categorie citate si prevede una riserva di circa mille e 600 volontari, con incidenza finanziaria di 11 milioni e 200 mila euro su di un fondo già esiguo. Perché non rimpinguare il fondo per il servizio civile di questa cifra prendendola dai più adeguati capitoli di spesa del Ministero per la Solidarietà Sociale piuttosto che depauperare le poche risorse destinate ai giovani?


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