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SERVIZIO CIVILE. Accreditamento, le nuove norme

L'Unsc pubblica una circolare che delinea i requisiti per gli enti per accreditarsi a presentare progetti di servizio civile. Sostituite le vecchie indicazioni, relative al 2006. Tetto di volontari per ogni classe di accreditamento

di Daniele Biella

L’accreditamento degli enti di servizio civile, uno strumento fondamentale “per garantire che la proposta rivolta ai giovani sia chiaramente definita e comunicata in modo trasparente, e che l’esperienza di servizio civile costituisca effettivamente un momento di crescita personale e di miglioramento delle capacità dei giovani”. È stato pubblicato mercoledì 17 giugno 2009 dall’Unsc, Ufficio nazionale servizio civile, il nuovo prontuario per l’accreditamento, che sostituisce la precedente versione, datata 2 febbraio 2006.

Norme sull’accreditamento degli enti di servizio civile nazionale’ è il titolo della circolare ministeriale (l’Unsc risponde direttamente alla Presidenza del consiglio dei ministri), che si trova in allegato qui a lato: 47 pagine in cui è descritto il know how necessario a ogni organizzazione per poter entrare nel sistema servizio civile e quindi accedere ai bandi di selezione annuali. L’accreditamento è infatti, come recita la premessa del documento, “l’accertamento del possesso dei requisiti strutturali e organizzativi adeguati e delle competenze e risorse specificamente destinate al servizio civile nazionale richiesti agli enti, nonché nell’accertamento del mantenimento nel tempo dei predetti requisiti”.

Dopo l’iniziale distinzione tra chi ha diritto ad iscriversi all’albo nazionale (enti con sedi di attuazione in più di quattro regioni, come in passato) e albi regionali e provinciali, la circolare passa subito ad esaminare i requisiti necessari ad ottenere l’accesso al servizio civile nazionale, definendo due gruppi di caratteristiche generali, uno in base alla capacità di gestione dei volontari, l’altro in base alla comunicazione, che ingloba anche la capacità di valutazione dei risultati del singolo progetto, per la quale lo stesso Unsc emanerà, entro quattro mesi dalla data della circolare, i criteri generali.

In particolare, successivamente, vengono specificate le modalità per l’inserimento nelle quattro classi di accreditamento (tabella 2 a pag. 8): si va dalla prima classe, con almeno 101 sedi di attuazione e un diritto ad avere un massimo del 10% dei volontari del bando, alla quarta, nella quale gli enti hanno da una a cinque sedi di attuazione e possono aspirare a far partire 20 volontari al massimo. Seguono poi le indicazioni su come fare il passaggio di classe (mai in modo automatico, ma sempre presentando la corretta documentazione) e sulle possibilità, per gli enti di terza e quarta classe, di appoggiarsi a quelli di prima e seconda per un aiuto concreto nella progettazione, attraverso accordi di partenariato.

Altre salienti parti del documento ministeriale riguardano poi i rapporti tra gli enti, la gestione del personale dipendente o volontario e il loro ruolo, alcune specifiche sulle sedi all’estero. Tutte le nuove disposizioni, fa sapere l’Unsc, entreranno in vigore con il bando 2009 (che dovrebbe vedere la luce alla fine di giugno), relativo all’invio di giovani in servizio civile per l’anno 2010. L’unica norma retroattiva riguarda invece la ‘doppia iscrizione’: se un ente è accreditato presso un altro ente più grande, non può presentare più progetti da solo, pena la “produzione di effetti negativi” (sic) sui progetti presentati.

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