Servizio civile a Tallinn e dintorni. Ecco come si fa

Viaggio di due settimane in Estonia, vitto e alloggio gratuiti anche in alta stagione, si paga solo il biglietto d?aereo. Difficilmente vedrete quest?annuncio fra le offerte di un tour operator. Ma non si tratta di una bufala, bensì di una proposta del Servizio civile internazionale (tutte le informazioni sono disponibili collegandosi al sito Servizio Civile Internazionale), la storica associazione di volontariato e cooperazione internazionale che proprio in questi giorni apre le iscrizioni (aperte fino a esaurimento posti) alla lista degli oltre 650 progetti previsti per la prossima estate in tutti i Paesi del mondo. Fra questi, oltre 120 campi di lavoro estivi sono concentrati in 8 dei 10 Paesi (esclusi Cipro e Malta) che fra due settimane varcheranno la soglia di Bruxelles. Da due a quattro settimane La partecipazione ai campi dello Sci, che in genere durano dalle due alle quattro settimane e sono composti da 4 a 20 persone, sono aperte a volontari dai 18 anni in su (anche se l?assicurazione non copre gli ultra 65enni). Sono richiesti il pagamento di una quota di partecipazione (85 euro) e l?iscrizione all?associazione (15 euro), mentre le spese di vitto e alloggio sono a carico dello Sci. Del trasferimento, invece, si deve occupare direttamente l?interessato; è richiesta una discreta conoscenza dell?inglese e difficilmente vengono inseriti sullo stesso progetto più di due, tre volontari con la stessa nazionalità. Il lavoro (che può occupare dalle 4 alle 8 ore giornaliere), non è comunque l?unica attività prevista, poiché tradizionalmente sono previsti momenti di studio, dibattito e approfondimento su argomenti strettamente connessi al progetto e al Paese ospitante. Un?occasione unica, quindi, non solo per rendersi utili in progetti di promozione sociale, ma anche per conoscere davvero i nostri nuovi vicini. Sono sette i settori di competenza dello Sci: Intervento sociale, Ambiente, Solidarietà internazionale, Pace non violenza e antifascismo, Immigrazione e antirazzismo, Storia arte cultura e Altri campi. Appartiene al primo ramo l?attività di riqualificazione urbana e di innesto della segnaletica turistica che dal 5 al 18 luglio vedrà impegnati 15 volontari nel paesino di Toolse in Estonia, dove il locale Museo di Virumaa vuole trasformare in attrazione turistica il castello medioevale, risalente al 1471. La repubblica baltica, del resto, promette di diventare nei prossimi anni un vero e proprio polo del turismo sociale; il governo di Tallinn, infatti, è tornato a promuovere la vecchia usanza del malev, che negli anni 70 e 80 portava i giovani studenti a trascorrere le vacanze nelle aree depresse di campagna. Tra i boschi della Lituania Restando sulla costa baltica, merita una citazione il campo di lavoro che dal 7 al 17 agosto vedrà impegnati 8 ?turisti? a Engure in Lettonia: qui i volontari lavoreranno insieme agli insegnanti locali nell?organizzazione delle attività ludiche e sportive per 40 bambini dai 9 ai 17 anni. Un?attività simile a quella che 3 volontari svolgeranno nella seconda metà di giugno a Sirvintos, splendida località circondata da foreste e laghi all?interno di un parco nazionale in Lituania. Diverse le opportunità disponibili in Polonia. Interessante il campo itinerante di Gdansk: 8 volontari impegneranno la seconda metà di giugno e la prima settimana di luglio in un progetto artistico che coinvolgerà anche bambini di origine polacca provenienti dall?Uzbekistan. L?ex villaggio tedesco di Viznov nella Boemia dell?est, nella Repubblica Ceca è uno cosiddetti ?villaggi dimenticati? situato in una zona di confine distrutta dagli ultimi 40 anni di governo comunista. Il lavoro dei 12 volontari (dall?1 al 13 agosto) consisterà principalmente nella ricostruzione delle mura di cinta. Passando alla vicina Slovacchia, dal 13 al 26 giugno, 10 volontari si prenderanno cura del mantenimento del suggestivo castello di Bojnice, a circa 150 chilometri da Bratislava. Per due settimane (dal 17 luglio al primo agosto), lo Sci organizza un campo per sette volontari a Prekmurje, nel Nord-Est della Slovenia, con l?obiettivo di informare i bambini della locale comunità rom sui loro diritti fondamentale. Dieci volontari, infine, trascorreranno 15 giorni a Galgahéviz in Ungheria a 35 chilometri da Budapest, dove la Fondazione Gaia gestisce una fattoria biologica e sta costruendo un eco-villaggio per 15 famiglie che vivranno seguendo la filosofia dell?autosostentamento.