Cultura

Servizio civile 2006: un anno con il segno pi

Incremento del 40% nel numero dei giovani veneti che hanno scelto questa esperienza. Ora si punta ad avere 2mila volontari

di Redazione

Si compone di oltre 1.400 giovani l??esercito? dei giovani veneti che nel 2006 hanno scelto di provare l?esperienza del servizio civile. Un dato che, rispetto a quello dell?anno precedente, dimostra una sempre maggior attenzione da parte dei giovani per questa opportunità: infatti l?incremento si è attestato finora sul 40%. «Questo», spiega il neo assessore al Sociale, Stefano Valdegamberi, «testimonia una costante e forte crescita di questo modello di cittadinanza attiva nella nostra regione». Purtroppo però il servizio civile deve fare i conti con risorse finanziarie nazionali sempre minori e questo rischia di non poter continuare a rendere sostenibile l?esperienza: «Per questo», continua Valdegamberi, «il Veneto intensificherà da subito l?azione culturale e istituzionale per diffondere tra i giovani la conoscenza delle opportunità umane e delle potenzialità occupazionali del servizio civile volontario regionale». Una marcia in più Le dichiarazioni di Valdegamberi sono giunte in occasione di un incontro a Roma degli assessori regionali al Sociale che all?ordine del giorno aveva proprio il servizio civile, nato cinque anni fa. Una opportunità che il Veneto ha saputo sfruttare appieno, tanto che l?anno scorso è stata la prima Regione italiana a legiferare in materia (legge regionale n. 18/2005), mettendo in sinergia i giovani, gli enti e il mondo del volontariato. Nell?incontro romano sono emerse le preoccupazioni delle Regioni per le prospettive tutt?altro che rosee sul fronte dei finanziamenti nazionali: «È a rischio un servizio che dà un indubbio contributo nel sostegno allo Stato sociale», dice Valdegamberi. Nonostante il servizio civile volontario sia una istituzione piuttosto recente, ha già dimostrato di essere una marcia in più sotto molteplici aspetti: e, come già avvenuto con i tagli al servizio civile sostitutivo a quello militare quando la ?naja? era un obbligo, un suo eventuale ridimensionamento avrebbe sicuramente effetti pesanti per tante iniziative, che non potrebbero contare sui giovani operatori. Alla luce dei risultati conseguiti in termine di servizio, il Veneto ha puntato molto sul servizio civile, ponendosi l?ambizioso obiettivo di poter contare sulla partecipazione di ben 2mila giovani: a tal scopo nel 2006 la giunta ha destinato 750mila euro per il finanziamento al settore, assegnandoli a 35 progetti presentati da vari enti per diverse aree, tra cui i servizi sociali, la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale, le attività educative, l?economia solidale e la protezione civile. Servizio e formazione «Il servizio civile», dice Valdegamberi, «è un?esperienza di grande livello umano e culturale, di servizio gratuito alla comunità ma anche di formazione professionale. Sempre di più sarà fondamentale per sostenere le attività delle organizzazioni pubbliche e non profit». Quelle che in Veneto hanno usufruito dei giovani impegnati nel servizio civile sono 2.043, pari al 4,6% su base nazionale. L?assessore sottolinea molto positivamente il trend che vede sempre più giovani interessati per questo tipo di impegno che, è utile ricordarlo, ha un profilo esclusivamente volontario: «L?esperienza fatta conferma che fare servizio civile accresce la consapevolezza sociale e la voglia di impegnarsi in attività di volontariato. È una notizia importante per il futuro del nostro welfare».

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