Volontariato
Servizi turistici,certificati ecolabel
Il nuovo regolamento europeo sull'Ecolabel estende anche al settore dei servizi la possibiita' di ottenere il riconoscimento ambientale.
Il nuovo regolamento europeo sull?Ecolabel, approvato l?anno scorso, estende anche al settore dei servizi la possibilità di ottenere il riconoscimento ambientale; il turismo sarà il primo esempio di applicazione. Vita ha intervistato sull?argomento Maurizio Fieschi, responsabile Qualità ecologica prodotti dell?Agenzia nazionale di protezione dell?ambiente, l?organismo che ha la funzione di consulente tecnico-scientifico del Comitato italiano per l?Ecolabel.
L?industria turistica sarà la prima a poter beneficiare dell?Ecolabel all?interno del settore servizi. Perché questa sceltà?
La scelta non riguarda tutta l?industria, ma al momento solo l?ospitalità: alberghi, camping e altre strutture ricettive. Per il turismo, la qualità ambientale rappresenta un fattore competitivo primario, per cui crediamo che ci sarà un forte interesse a ottenere l?Ecolabel. L?Italia, poi, è ovviamente in prima linea tanto che abbiamo chiesto di affidarci l?elaborazione dei criteri guida validi per tutta l?Unione.
A quando i primi riconoscimenti?
I tempi sono abbastanza lunghi. Tra poco, appena sarà scelto il paese incaricato (oltre all?Italia c?è in lizza la Grecia, ndr), avrà inizio l?elaborazione dei criteri, distinti per categorie, aree geografiche e tipo di servizio: un lavoro complesso perché dovrà valere per realtà molto differenti. Dopo l?approvazione in Commissione europea si potrà partire: diciamo per la stagione 2003.
In Italia la maggioranza delle strutture è familiare. Che tipo di oneri comporterà l?Ecolabel per l?impresa?
Il costo diretto sarà molto contenuto, come del resto succede già negli altri settori. Ci saranno poi i costi per l?adeguamento della struttura, ma uno dei punti fermi è proprio la volontà di semplificare al massimo il processo per metterlo alla portata anche delle piccole imprese.
Quanto è diffuso oggi l?Ecolabel negli altri settori produttivi?
In media, intorno al 20%, che è un livello ottimale per garantire una reale eccellenza. Se l?incidenza dovesse aumentare troppo, renderemo più restrittivi i criteri, nell?ottica di promuovere un processo di miglioramento continuo.
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