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Servillo legge l’Enciclica: «Sei ore in stato di grazia»

«L’ha interpretata come se parlasse a una persona amata». Dialogo con l’editore Luca Sossella che ha prodotto l’audiolibro che sarà regalato ai nuovi abbonati a Vita e a chi deciderà di donare un abbonamento entro il 31 gennaio 2017

di Marco Dotti

Uscirà in libreria il 4 dicembre, ma i nostri lettori avranno un’occasione unica: lo potranno avere in omaggio se si abbonano o regalano un abbonamento entro il 31 dicembre.

È l’audiolibro, un cd di sei ore di durata, della Laudato si’, l’enciclica con cui Papa Francesco ha dato un prezioso e inestimabile apporto alla riflessione sul nostro tempo, la nostra terra, il nostro rapporto con l’economia, la solidarietà, il bene comune, il sociale. A curare l’impresa – che permetterà a tutti di confrontarsi con uno dei testi più importanti dei nostri anni, con il grande Toni Servillo – è stato Luca Sossella raffinatissimo editore, pioniere in fatto audiolibri.

Non era mai accaduto che un’Enciclica diventasse audiolibro. Come è nata l’idea? Ammetterà che è una scelta sorprendente e spiazzante, soprattutto perché l’Enciclica in questione, la Laudato si’, nella confusione dell’oggi, è davvero una bussola etica fondamentale per la custodia e la cura della terra di oggi e di domani…
I grandi testi, e questo lo è per profondità, semplicità e grazia, contengono in sé il nucleo carismatico per la propria diffusione, pertanto l'atto di leggere questa enciclica per me è coinciso con il desiderio di diffonderla. Il filo che la percorre è la gratitudine e non a caso Papa Francesco ha dedicato l'incipit a San Francesco d'Assisi, "Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature…", infatti il Cantico delle creature è una delle più significative poesie della tradizione, tanto da essere considerata da Gianfranco Contini, il grande filologo, il punto di avvio per la storia della nostra letteratura. Parlavo di gratitudine e devo dichiarare subito i miei debiti di riconoscenza, aldilà della potenza testuale dell'enciclica. Il primo nei confronti di Johnny Dotti, una sera ho ascoltato un suo intervento dove sollecitava ad avere coraggio, ovvero a distinguere l'inosabile dal superfluo. "Coraggio" significa portare a compimento osando il necessario. Che cosa è buono? chiede lo Zarathustra di Nietzsche. Essere coraggiosi è buono, risponde. Il secondo è nei confronti di Antonio Spadaro, ho letto la sua guida alla lettura dell'enciclica [che ora è in versione ampliata e completa nell'opuscolo che accompagna il cd audio. N.d.R.] e mi sono detto che… mancava solo la voce. Il terzo aiuto, grazie al quale mi sono autorizzato di portare a compimento, mi è arrivato dalla prefazione di Carlo Petrini all'enciclica.




Il nuovo numero di VITA Bookazine “Quando donano gli italiani”. Abbonandosi o regalando un abbonamento a Vita entro il 31 dicembre si può avere in regalo l'audiolibro dell'enciclica “Laudato si'” di Papa Francesco letta da Toni Servillo ed edita da Sossella. Un prezioso e inestimabile apporto alla riflessione sul nostro tempo, il nostro rapporto con l’economia, la solidarietà e il bene comune


Lei è un editore – mi passi il termine – laico. Nel suo catalogo troviamo autori raffinati, da Michel Maffesoli a Isabelle Stengers, da Alberto Abruzzese a Massimo Cacciari, solo per dirne alcuni. Anche in questo caso, possiamo dire che Papa Francesco ha scombussolato le carte sul tavolo? Che cosa l’ha spinta personalmente a accettare questa sfida?
La conversione è prima di tutto introversione: ritornare in sé per diventare ciò che si è. Si dovrebbe fare un triplice sforzo: tentare di comprendere che cosa significa "diventare", contestare l'esistente, superare la metànoia tramite la prassi che è la condizione trascendentale del reale e del valore. Ora, ogni opera dovrebbe essere intesa come tentazione, contestazione e superamento atti a svelare la vita che si cela sotto le difformità del reale. La volontà di mutare il proprio giudizio, la metànoia appunto, è ancora poca cosa se non riusciamo a metterci in esilio dall'esistente e dal proprio pensiero, questa è la qualità contraddittoria della conversione che esige dalla propria opera, nella prassi, trascendenza e immanenza. In un'omelia del gennaio 2014 Bergoglio mi ha scosso. Ha detto: «… essere gesuita significa essere una persona dal pensiero incompleto, dal pensiero aperto: perché pensa sempre guardando l’orizzonte che è la gloria di Dio sempre maggiore, che ci sorprende senza sosta. E questa è l’inquietudine della nostra voragine. Questa santa e bella inquietudine!» Che cos'è il pensiero incompleto? Il pensare non governato dal pregiudizio. Un pensiero non concluso. Non definito dalla sua maschera di gesso. Dall'impostura della rigidità normativa. Il pensiero incompleto cui si riferisce Francesco è il pensiero dialogante. Inquietum est cor nostrum, scrive sant'Agostino nelle Confessioni. Edgar Morin deve a Marcel Bolle de Bal la nozione di reliance che assegna una forza sostantiva a ciò che aveva funzione aggettivale, consegna un gesto attivo a questo sostantivo. Relié vale legato ed è passivo, reliant è colui che lega, il legante ovvero il partecipante. Reliance è la volontà di leganza ed è ciò che può divenire attivante, pertanto fuori dalla norma dell'abitudine. E dalla schiavitù ideologica della normativa dei nostri padri. Non occorre tanta fantasia per vedere la catastrofe prodotta da quel modo di pensare, no? Che cosa dice Papa Francesco invece nella sua enciclica? Tutto è connesso, non ci sono frontiere e barriere politiche o sociali che ci permettano di isolarci, e perciò non c’è nemmeno spazio per la globalizzazione dell’indifferenza.

La voce, l’ascolto. Che cosa significa per un editore lavorare su più supporti – carta, digitale, ma anche la “materialità" della voce in un audiolibro -, oggi? Lei è stato pioniere degli audiolibri in Italia…
Sì, vent'anni fa ho curato e prodotto Antologia personale di Vittorio Gassman quattro cd audio sulla poesia italiana dell'800 e del 900, un autentico successo, 160mila cd audio sulla poesia, e poi Voce dei canti: Leopardi, Lectura Dantis, Pinocchio e Manfred di Carmelo Bene, Meditazione orale di Pier Paolo Pasolini e molti altri autori in voce. Abbiamo inaugurato con i Che cos'è…? una piccola enciclopedia in audio, una mappa in voce per chi desiderava ascoltare per un'ora e mezza chi si interrogava su una disciplina da una vita: complessivamente oltre 100mila spettatori all'Auditorium di Roma progettato da Renzo Piano, dove sono stati registrati gli audiolibri, e una diffusione di 90mila copie: sulla lingua con Tullio De Mauro e sul linguaggio con Andrea Moro;

sull’impresa con Roberto Siagri e sul gusto con Carlo Petrini; sul corpo con Stefano Rodotà e sulla legalità con Gherardo Colombo; sulla Costituzione con Oscar Luigi Scalfaro e sull’universo con Margherita Hack; inoltre sull’economia, il tempo, la follia, la giustizia, la politica, la logica, la poesia con Giorgio Ruffolo, Edoardo Boncinelli, Eugenio Borgna, Franco Cordero, Walter Veltroni, Piergiorgio Odifreddi, Valerio Magrelli e sull’architettura con Renzo Piano. Ritengo che la trasmissione dei saperi stia ritornando nell’ambito dell’oralità. L’evoluzione digitale non ci consegnerà un nuovo libro, ma trasmetterà moltiplicati i suoi contenuti, siano essi testuali, audio, video, su qualsiasi dispositivo. La viva voce, soprattutto.

Immaginiamo che dietro un audiolibro ci sia molto lavoro. Ci racconta qualcosa del dietro le quinte? Lei ha seguito Servillo in studio di registrazione. Il cd è di oltre cinque ore, ma immaginiamo siano state molte, molte di più. Un’avventura che supponiamo splendida e di cui, oggi, i lettori possono goderne i frutti…
Toni Servillo è stato straordinario e ha letto l'enciclica in sei turni di registrazione in uno stato di grazia. Mi ha colpito la sua intelligenza del testo, la capacità di intus legere la partitura sotto la sua voce. Il primo giorno in studio di registrazione mi ha chiesto: Hai qualche indicazione sul tipo di lettura? Leggi l'enciclica come se lo raccontassi alla persona che ami, gli ho detto. E l'ha fatto.

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