Non profit

Serena, Elisa, Iolanda e Leonarda, le startupper dell’Appennino

Fondazione Garrone premia a Milano le vincitrici del Campus ReStartApp 2022 svoltosi in Irpinia: cosmesi naturale, latteria biologica, casette di legno e accoglienza dei lavoratori da remoto i progetti scelti. La direttrice generale Francesca Campora: «Quasi la metà delle imprese che abbiamo contribuito a far nascere con le nostre iniziative di incubazione sono condotte da giovani donne»

di Giampaolo Cerri

Sono quattro giovani donne le vincitrici dell’edizione 2022 del Campus ReStartApp, promossa e realizzata in Irpinia da Fondazione Edoardo Garrone in collaborazione con il Comune di Avellino. L’evento di premiazione si è svolto oggi a Milano, nell’ambito di Fa’ La Cosa Giusta, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili.

«Ad aggiudicarsi il primo premio di startup, del valore di 30.000 euro», racconta una nota della Fondazione, «è stata Iolanda Bernardo (26 anni, da Benevento) con il suo Laboratorio agri-cosmetico artigianale Terre di Janara. Nato dalla volontà di coniugare amore per il territorio, formazione professionale e tradizione famigliare da rinnovare, Terre di Janara si specializzerà nella creazione di cosmetici solidi, realizzati con prodotti naturali provenienti da coltivazioni locali.

Elisa Pisotti (22 anni, da Località Barchi di Ottone, Piacenza) ha ottenuto il secondo premio di startup, del valore di 20.000 euro, con la sua Latteria Artigianale dei Principi in Val Trebbia, che punta sull’agricoltura biologica e sulla produzione e valorizzazione di un formaggio storico locale, la Mulan-na, di cui la sua famiglia è rimasta l’ultima produttrice. Il terzo premio, del valore di 10.000 euro, è andato a Serena Cerullo (34 anni, dal Sant’Angelo a Scala, in provincia di Avellino) che, nel suo paese di nascita, in Irpinia, vuole avviare il Parthenium Glamping, struttura ricettiva che ospiterà i turisti in casette di legno a forma di botte, offrendo loro esperienze di scoperta del territorio».

Una menzione speciale, con il relativo servizio di consulenza di 12 mesi post campus, è stata infine assegnata a Leonarda Luciani (28 anni, da Capistrello, Aquila), che nei boschi abruzzesi intende aprire Casale Tascone, una innovativa fattoria didattica che si propone come spazio multifunzionale, tecnologico ed educativo dedicato ai “remote workers” e alle loro famiglie, attenti a stili di vita più sostenibili.

A consegnare i premi di startup, in una sorta di passaggio di testimone tra giovani imprenditori, sono stati tre partecipanti delle precedenti edizioni del campus: Benedetta Morucci, che con Lamantera, azienda che valorizza la filiera della lana abruzzese, aveva vinto il secondo premio di ReStartApp 2020, Riccardo Arletti, vincitore del primo premio ReStartApp 2021 con la struttura ricettiva mobile Tipì, e Giuliano Gabrini, secondo classificato a ReStartApp 2015 con l’azienda agricola Le Cornelle.


«È una visione dell’Appennino al femminile, quella che emerge oggi dalla premiazione dei migliori progetti del campus ReStartApp 2022 e che conferma l’evidenza raccolta negli anni: quasi la metà delle imprese che abbiamo contribuito a far nascere con le nostre iniziative di incubazione sono infatti condotte da giovani donne», commenta Francesca Campora, direttore generale di Fondazione Edoardo Garrone. «La sfida di fare impresa in Appennino», prosegue, «va chiaramente al di là di una questione di genere e catalizza soprattutto motivazione, competenze, spinta a partecipare e capacità di innovare. Allo stesso tempo, però, ha molto a che fare con l’attitudine, spesso molto femminile, di prendersi cura di una missione o di un contesto in tutte le sue sfaccettature e di favorire generatività e contaminazione, risorse indispensabili per la rinascita e la riattivazione dei territori e delle comunità appenniniche».

Per motivare le giovani donne che vogliono fare impresa, soprattutto in un contesto sfidante come quello della montagna, l’evento di premiazione di ReStartApp è stato inoltre arricchito dall’intervento dell’imprenditrice Riccarda Zezza, ceo di Lifeed.

Dal 2014, con 12 edizioni complessive, gli incubatori per le giovani imprese della montagna promossi da Fondazione Edoardo Garrone hanno affiancato circa 150 aspiranti imprenditori e hanno contribuito all’effettivo avvio di 54 imprese, 26 delle quali condotte da donne, attive prevalentemente nei settori dell’agricoltura, dell’allevamento e del turismo e accomunate dall’obiettivo di valorizzare, promuovere e sviluppare i territori montani e le loro risorse, in chiave innovativa e sostenibile.

Oggi ReStartApp fa parte del più ampio Progetto Appennino, la cui edizione 2023 si svolgerà a Sassello, nell’entroterra savonese, in collaborazione con un partenariato guidato da Fondazione Compagnia di San Paolo e composto da Ente Parco del Beigua, Comune di Sassello (Savona), Comune di Campo Ligure (Genova), Coopfond Spa, Lega Ligure delle Cooperative e Fondazione De Mari, con un contributo di Fondazione Carige.

Al campus residenziale gratuito, dedicato a 15 giovani aspiranti imprenditori in Appennino under 40 provenienti da tutta Italia, si aggiungono infatti le iniziative “Vitamine in Azienda” e “Imprese in Rete”, dedicate alle aziende locali del territorio del Parco del Beigua, nell’ambito dell’edizione 2023 di Progetto Appennino. Le call to action sono disponibili nell’area BANDI del sito fondazionegarrone.it. Per candidarsi a ReStartApp c’è tempo fino a venerdì 12 maggio.

Sono partner di Progetto Appennino: Fondazione Symbola, Legambiente, Uncem, Alleanza Mobilità Dolce, Pefc Italia, Fondazione Cima, Open Fiber, Tiscali.

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