Non profit

Serata al Gran Teatro di Roma con raccolta di 100mila euro

I fondi a I Bambini di Nassirya; Lega Italiana Fibrosi Cistica; Oratorio dei Piccoli; Servizio di Medicina Solidale, Viva la vita Onlus; Suore Missionarie del Congo; Reparto Pediatrico dell’ospedale Policlinico Umberto I e Insieme.

di Redazione

di Francesca Bronzi

Metti il Gran Teatro di Roma al completo, come alla prima del Gobbo di Notre Dame. Metti un cantante come Francesco Baccini e un comico come Maurizio Battista. E metti una sfida in nome della solidarietà, estesa anche a chi da casa vuole seguire in diretta su RadioRadio.

Questa è la formula vincente di una proposta fuori dal coro, anche se il protagonista principale, da undici anni, è un politico che il coro lo conosce benissimo e qualche volta lo dirige pure dall’alto della vice-presidenza della Regione Lazio: Luciano Ciocchetti, Udc.

Due dati: 3.200 persone paganti e circa 100mila euro raccolti per condividere concretamente i bisogni di chi vive nella difficoltà e nel disagio.

Formalmente l’iniziativa è di Alma Aurea Onlus ma Ciocchetti ne e’ l’ideatore e il presidente onorario. Sicchè tutte le strade portano a lui. E lui distribuirà i fondi raccolti dal “Natale di Solidarietà” 2010 a otto associazioni attive in diversi progetti di assistenza, di recupero e di ricerca: I Bambini di Nassirya; Lega Italiana Fibrosi Cistica; Oratorio dei Piccoli; Servizio di Medicina Solidale, Viva la vita Onlus; Suore Missionarie del Congo; Reparto Pediatrico dell’ospedale Policlinico Umberto I e Insieme.

Tutto bene. Gente contenta e solidale, tanti vip, qualche politico (i più sono al tavolo della trattativa per la sfiducia costruttiva lanciata da Casini a Berlusconi) buone intenzioni, gesti concreti e una boccata d’ossigeno importante per altrettanti progetti importanti. Ma c’è qualcosa di più e anche qualcosa di meno che va segnalata.

Il di più è presto detto. Ciocchetti ci crede davvero alla solidarietà. E dal palco del Gran Teatro gremito lascia cadere parole pesanti: “ Sostenere concretamente le tante opere realizzate dalle associazioni non profit è un valore irrinunciabile. Un dovere etico-morale e civile che deve coinvolgere e interrogare tutti indistintamente, visto anche il rischio derivante dal taglio dei contributi del 5 per mille. In questi undici anni con il Natale di Solidarietà abbiamo fatto molto e sostenuto progetti importanti di associazioni benefiche attive non solo a Roma ma su tutto il territorio nazionale e anche all’estero”.

Dopo tutto il Natale di Solidarietà, nato in una palestra del quartiere romano di Decima, è cresciuto nel tempo proprio con lo scopo di contribuire ad alleviare situazioni di disagio e per aiutare organi e associazioni che spesso hanno difficoltà a reperire fondi per svolgere la propria attività.

 

Il di meno è dato dal singolare paradosso che la stessa politica che con una mano toglie con l’altra da. Svuotando di incidenza i  gesti politici e riempiendo di solidarietà il  vuoto lasciato. Certo, non è colpa di Ciocchetti e del partito che rappresenta. Fosse per lui quel provvedimento non sarebbe mai passato. Ma certo sarebbe bello se, in futuro, proseguendo il gesto solidale del 13 dicembre sotto il tendone del Gran Teatro, tirasse fuori sotto le volte della Regione Lazio una proposta vera, politica, dove riscattare una classe politica che predica bene e razzola male.

Ma forse è pretendere troppo. Una cosa buona è stata fatta. Non è tutto ma è già molto.

 

 

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