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Serafini: “La legge di stabilità taglia 100 milioni”

Il nostro Paese spende solo lo 0,65 per cento del Pil per le politiche per l'infanzia, spiega la senatrice vicepresidente della Bicamerale Infanzia, che annuncia una legge in parlamento sui nidi e le scuole dell'infanzia

di Benedetta Verrini

“Gli investimenti per le politiche dell’infanzia sono decisivi per il futuro del Paese. E invece, proprio per quanto riguarda il fondo sui nidi, nella legge di stabilita’ sono stati tagliati 100 milioni di euro. Eppure abbiamo il tasso piu’ basso di copertura in Europa, appena il 12 per cento”. Lo afferma in una nota la senatrice Anna Serafini, vicepresidente commissione parlamentare per l’Infanzia e presidente Forum infanzia e adolescenza del Pd, commentando una recentissima ricerca della Fondazione Agnelli, secondo cui i bambini affidati all’asilo nido hanno successivamente i migliori rendimenti scolastici (lo studio, infatti, ha incrociato i dati con le ricerche dell’Invalsi).

Dunque sarebbe meglio investire sulle strutture per la primissima infanzia di cui, come è noto, l’Italia è dotata soprattutto nel centro-nord e comunque “a macchia di leopardo”. Ma, continua la Serfanini, “Il nostro Paese spende solo lo 0,65 per cento del Pil per le politiche per l’infanzia mentre Paesi come la Francia e la Germania e l’Inghilterra spendono tre volte tanto”.

Secondo la senatrice, “questa riduzione per le politiche familiari e per le politiche dell’infanzia non e’ solo legata alla crisi ma deriva dalla sottovalutazione di come oggi le politiche sociali, le politiche per la famiglia, siano un investimento di grande rilievo per far crescere il Paese. I nidi hanno un ruolo insostituibile nella conciliazione e nell’occupazione femminile, nell’alleggerimento dell’eredita’ sociale, nella socializzazione, nello sviluppo formativo, nel sostegno alla genitorialita’”.

Serafini sottolinea poi che “al Senato e’ iniziato l’iter su una nuova legislazione sui nidi e le scuole dell’infanzia. Noi abbiamo presentato una legge di iniziativa popolare, che ha raccolto oltre 200.000 firme autenticate. C’e’ una grande differenza tra questa legge e quella presentata dal centro destra. Per noi il nido deve essere in primo luogo un servizio educativo che si avvale di personale specializzato e non un servizio sociale a domanda individuale, i cui costi sono a carico delle famiglie. La ricerca della Fondazione Agnelli- conclude la senatrice Pd- conferma questo impianto”.

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