“Non ha la testa, ma ha le ali!”. Con sguardo e raggiante, Vittoria, la mia nuova assistente inviatami dal comune, per sostenermi in alcuni aspetti della mia vita quotidiana, ha commentato cosi il mio desiderio di paragonarla alla famosa Nike di Samotracia. Bella, altezzosa, potente e sensuale, la Nike è una delle opere d’arte più sconvolgenti della cultura ellenistica. Rappresenta la dea alata mentre conduce le navi in battaglia verso il successo. Nike infatti significa Vittoria. Questa sublime raffigurazione, ora esposta al Louvre, è giunta fino a noi priva di testa e di parte delle braccia, un po’ come una ragazza giovane e forte colpita da una pousse’ di sclerosi, che l’ha privata di alcune facoltà sensoriali. La mia preziosa amica, oltre ad essere scattante come l’entità femminile scolpita nel marmo, tira anche di boxe come Hilay Swank nel film di Clint Eastwood “A milione dollar baby”. La sclerosi colpisce la testa (il cervello) e il movimento. Avere un aiuto dotato di ali e di gentile forza fisica non può essere che benaugurale. Cara Sm noi schiveremo i tuoi colpi con voli di fantasia ed ingegno, ma siamo anche in grado di tirare pugni infallibili fatti di caparbietà e generoso sostegno reciproco.
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