Volontariato

Senza dimora, in Italia “ufficialmente” sono 17mila

L'ultima rilevazione però risale al 2000. Secondo la Caritas oggi sono molti di più

di Redazione

L?ultima indagine nazionale è dell?anno 2000; effettuata dalla Fondazione Zancan di Padova, su incarico della Commissione di Indagine sulla Povertà allora in carica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Italiano, portò ad una stima di 17.000 persone senza dimora.
Tale dato è sottostimato sia in relazione a precedenti proiezioni sia in base alle dichiarazioni delle associazioni che si occupano di persone senza dimora.
In prospettiva qualitativa dall?indagine citata emergono comunque alcune tendenze e caratteristiche sostanzialmente simili a quelle rilevate dalle Caritas diocesane del territorio italiano:
a)il fenomeno si concentra con maggiore intensità presso i grandi centri urbani (aree metropolitane). Tuttavia, anche i piccoli centri sono coinvolti dal fenomeno in quanto alcune persone senza dimora trovano una sistemazione presso microstrutture approntate da Enti religiosi nei comuni più piccoli;
b)il fenomeno colpisce maggiormente i maschi e i maggiorenni. I minori, pochissimi fino a pochi anni fa, stanno aumentando (soprattutto nei grandi centri urbani) in seguito ai fenomeni di tratta e traffico di esseri umani (si tratta di minori stranieri introdotti in Italia a scopo di accattonaggio, furto, prostituzione). Basso e stabile il numero di anziani;
c)su un campione di 264 centri di ascolto italiani, nel semestre aprile-settembre 2006, i senza dimora costituiscono il 13,9% dell?utenza Caritas:

d)rispetto al totale dei senza dimora transitati presso i centri di ascolto Caritas, gli stranieri rappresentano circa il 70%. Nell?indagine nazionale della Fondazione Zancan, gli stranieri risultavano pari al 58,9%; tuttavia, in soli sette anni, il numero di senza dimora stranieri è aumentato, anche a livello nazionale, a causa del forte aumento di flussi migratori ?poveri? dai paesi dell?Est Europa.
e)la popolazione senza dimora italiana ha un?età media più elevata di quella straniera: 50 anni contro i 30/35. Nel caso degli italiani, si tratta spesso di persone che hanno alle spalle una storie di vita segnata da insuccessi affettivi, separazioni, perdita del lavoro, allontanamento da istituti di ricovero, ecc. Nel caso degli stranieri ci troviamo invece di fronte a giovani adulti che dormono all?aperto o in ripari di fortuna per vari motivi legati all?esperienza migratoria; si tratta di clandestini nella prima fase di arrivo in Italia, immigrati che dormono in ripari di fortuna presso i luoghi di lavoro nero, immigrati in situazione di povertà economica pur in presenza di permesso di soggiorno, ecc.
Il livello scolare modale è la scuola media per gli italiani e la scuola superiore per gli stranieri.


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