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Sentinelli: governo somalo aprirà alle corti islamiche
Il presidente somalo Abdullahi Yusuf apre ai membri delle Corti islamiche la partecipazione alla conferenza di riconciliazione nazionale a condizione che rinuncino alla violenza. Lo riferisce la vicem
Il presidente somalo Abdullahi Yusuf permetterà ai membri delle Corti islamiche estromesse dal potere a dicembre di partecipare alla conferenza di riconciliazione nazionale in programma a giugno “se verranno scelti dai membri dei loro clan tribali e rinunceranno alle violenze”. Lo ha dichiarato la “vice-ministra” agli Esteri Patrizia Sentinelli che nei giorni scorsi si è recata a “sorpresa” a Mogadiscio, dove ha incontrato i vertici somali, riferisce l’Apcom.
“Il presidente Yusuf deve mostrare in azioni ciò che ha promesso”, ha detto Sentinelli, definendo la decisione del presidente somalo una “importante apertura”. Dopo gli scontri delle ultime settimane, il governo di transizione somalo ha fatto sapere di aver avviato negoziati con tutti i clan di Mogadiscio, mentre il ministro per la Riconciliazione e la Diaspora di Mogadiscio, Mohammed Abdi Hayir, ha riferito di contatti in corso anche con le autorità del governo secessionista del Somaliland per una loro eventuale partecipazione alla conferenza di riconciliazione. Una situazione ritenuta favorevole dal viceministro per sostenere la necessità di un processo di stabilizzazione il più inclusivo possibile.
Il governo somalo, che presenta la conferenza come un nuovo percorso di guarigione dopo 16 anni di violenze, nei mesi scorsi rifiutava la presenza dei rappresentanti delle Corti islamiche, cacciate dalle truppe somalo-etiope a dicembre scorso, al summit in programma a giugno.
Nei giorni scorsi la situazione in Somalia è stata molto tesa, con un attentato fallito al primo ministro e l’attacco di un convoglio dell’Unione africana da parte di miliziani legati alle corti islamiche.
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