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Sentinelli: fatto rientrare cooperanti da Libano e Gaza per precauzione

“Purtroppo la spirale di violenza ci ha precauzionalmente spinto a far rientrare molti nostri cooperanti dalle zone più pericolose in cui la sicurezza non è più assicurata"

di Paolo Manzo

?L?invio di una forza d?interposizione delle Nazioni Unite in Libano e a Gaza, oltre che ridare slancio e centralità al ruolo dell?Onu e al diritto internazionale nella risoluzione delle tensioni attuali, può essere un modo per garantire il mantenimento dei progetti di cooperazione ed il lavoro svolto dalle Ong che proprio in momenti come questo diventa ancor più prezioso?.

Questa la dichiarazione della Vice Ministra degli Affari Esteri con delega alla cooperazione Patrizia Sentinelli.

?Purtroppo ? precisa Sentinelli – la spirale di violenza di queste settimane ci ha precauzionalmente spinto a far rientrare molti nostri cooperanti dalle zone più pericolose in cui la sicurezza non è più assicurata. Questo dimostra una volta in più, se ancor ce ne fosse bisogno, di come la guerra colpisca in primo luogo i più deboli ed indifesi coloro che, in questo scenario di violenza, vedranno venir meno anche l?aiuto dei cooperanti internazionali?.

?Ma alla guerra e alla violenza non ci si arrende. In quest?ottica – conclude Sentinelli ? sono importanti le parole del Presidente Prodi e del Ministro D?Alema – che hanno offerto la disponibilità del governo italiano all?aumento della presenza di caschi blu ONU come forza d?interposizione che favorisca il cessate il fuoco, la fine del massacro dei civili e la liberazione degli ostaggi e ricrei le condizioni per far proseguire in sicurezza il lavoro delle Ong a Gaza e in Libano?.

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