Volontariato

Senegalese derubato da italiano: “Non ne posso più”

L'immigrato, un venditore ambulante di Genova, è stato minacciato con un paio di forbici

di Redazione

Minacciato con un paio di forbici e’ stato derubato della merce che intendeva vendere. Vittima un giovane venditore ambulante senegalese e autore della rapina un anziano ex marittimo genovese che e’ stato rintracciato ed arrestato. Ma, secondo il giovane africano, il furto di oggi non si tratterebbe di un caso isolato ai danni degli ambulanti di colore. ”Oggi sono stato fortunato, ma ci derubano tutti i giorni”: e’ lo sfogo amaro di Moils, 29 anni, che questa mattina e’ riuscito a bloccare e far arrestare dai carabinieri un italiano che gli aveva appena rubato parte della merce che custodiva in auto. ”Oggi sono stato fortunato, sono riuscito a fermare il ladro e cosi’ ho recuperato le mie borse – dice Moils alla Commenda di Pre’, nel cuore del centro storico, davanti al Porto Antico, dove stamani e’ successo tutto -, ma non se ne puo’ piu’. Negli ultimi mesi ho gia’ subito quattro furti. E ogni giorno qualcuno dei miei amici viene derubato. Proprio stamattina un amico e’ venuto con me a fare il riconoscimento perche’ anche a lui hanno rubato qualcosa”. ”Siamo stanchi – si sfoga il commerciante di origine senegalese -: i carabinieri fanno il loro lavoro, ma noi siamo esasperati. Spesso non facciamo neppure denuncia, tanto a che cosa serve?”. Moils conosce il centro storico come le sue tasche, ci vive da una vita: ”sono venuto dal Senegal nel ’95”, racconta. Aveva vent’anni. Cosi’ se gli chiedi di che citta’ e’, Moils non parla del Senegal, ma risponde ”Genova”, che considera ormai la sua patria. ”Da quando sono arrivato in Italia – racconta – ho sempre abitato qui. Sono in regola e pago le tasse. Sono un ambulante, mi conoscono tutti. Lavoro nei mercati, come quello di piazza Palermo, o quello di Sampierdarena. Vendo borse”. La sua ricostruzione dei fatti della mattinata e’ ancora nebulosa, complice forse l’affollamento di telecamere e macchine fotografiche. ”Sono uscito come al solito verso le sette – ricorda Moils -; ho visto un signore che armeggiava accanto alla mia auto e ho fatto come niente fosse. Quello ha aperto la portiera e ha preso due borsoni con dentro la merce che vendo. Io ho detto ‘fermati’ e lui e’ scappato verso il metro”’. La stazione della metropolitana si trova a poche decine di metri, risalendo via Gramsci verso la Stazione marittima. Metri che il ladro, risultato poi un 69enne, ex portuale, ha percorso a rotta di collo. In piu’ con la merce appresso. ”Ci siamo rincorsi”, dice Moils, che e’ di corporatura piuttosto robusta e alto. Il ladro, che pare sia invece piuttosto mingherlino, ”ha tirato fuori delle forbici, voleva piantarmele nella schiena o chissa’, ma sono stato piu’ veloce di lui: l’ho immobilizzato, ho chiamato i carabinieri, che sono venuti dopo cinque minuti”.


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