Famiglia

Senato: dibattito su cooperazione. Ong “sotto” per 30 milioni di euro

Un'interpellanza e un'interrogazione tracciano un quadro desolante del sostegno finanziario statale alla cooperazione. Le risposte del sottosegretario ventucci

di Benedetta Verrini

Giovedì scorso, il 23 ottobre, il sottosegretario Cosimo Ventucci ha risposto a un?interpellanza (2-00404) e un?interrogazione (3-01111) sullo stanziamento dei contributi per la cooperazione internazionale. Le richieste (avanzate da TOIA, MANZIONE, CAMBURSANO, DETTORI, LIGUORI, GAGLIONE, CASTELLANI, DANIELI Franco, RIGONI per l’interpellanza;  MARTONE, DANIELI Franco, BUDIN, RIGONI, PAGLIARULO, VIVIANI, CARELLA, BOCO, IOVENE, RIPAMONTI, OCCHETTO, DE ZULUETA, SODANO Tommaso, BONFIETTI, GIARETTA per l’interrogazione) partivano da una serie di fatti di particolare criticità: –  l?articolo 16 della Finanziaria dell’anno scorso prevedeva che gli stanziamenti aggiuntivi per l?aiuto pubblico a favore dei Paesi in via di sviluppo di cui alla legge 26 febbraio 1987, n. 49, fossero aumentati, per l?anno 2003, di 10 milioni di euro, ma l?aumento delle risorse non c?è effettivamente stato, «anzi ad oggi non vi è stata alcuna erogazione e i contributi alle organizzazioni non governative sono stati ridotti di due terzi»; –  il Ministero degli affari esteri è inefficiente davanti alle numerose richieste di concessione di contributi per le attività e per i progetti delle organizzazioni non governative. Infatti, molte ONG attendono a tutt?oggi l?erogazione dei fondi per le attività realizzate nel 1997 ed altre devono ancora ricevere i finanziamenti relativi a progetti approvati nel luglio 2002; -l?organo che delibera ogni nuovo progetto di cooperazione, il Comitato Direzionale, non si riunisce da sei mesi, e sono oltre 250 i progetti giacenti in attesa di approvazione; -con un atto amministrativo, recentemente adottato, 308 milioni di euro sono stati tolti dal capitolo di bilancio relativo ai fondi destinati alla cooperazione internazionale per essere trasferiti ai finanziamenti destinati alla missione militare in Iraq; – le organizzazioni non governative che hanno già avviato progetti importanti e che intendono mantenere gli impegni assunti con le popolazioni e i partner locali stanno anticipando ingenti somme, e risultano essere esposte per oltre 30 milioni di euro. Di fronte a queste domande, Cosimo Ventucci, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, ha ricordato che il disegno di legge n. 165 del 10 luglio scorso ha nuovamente messo a disposizione della cooperazione allo sviluppo le somme assegnate dalla legge finanziaria 2003 e sottolineato che dal mese di giugno ad oggi il Comitato direzionale per la cooperazione allo sviluppo ha deliberato iniziative per un ammontare di oltre 600 milioni di euro. “I problemi relativi al finanziamento delle organizzazioni non governative” ha proseguito, “sono derivati dalla riduzione dei fondi ad esse destinati nel 2003 per la soppressione della facoltà attribuita alla cooperazione allo sviluppo di conservare i residui di stanziamento nell’esercizio finanziario successivo e per altre difficoltà di natura tecnico-contabile. Tuttavia il Governo ribadisce il sostegno alle organizzazioni non governative, che svolgono un prezioso lavoro a sostegno delle attività di cooperazione italiane. Proprio per questa tradizionale sensibilità non sono state adottate misure riduttive dei fondi nei capitoli di bilancio per le varie iniziative che riguardano tale settore. Infine, assicura che il Governo è determinato ad avviare una approfondita riflessione sulla proposta di riforma della cooperazione italiana”. Ecco gli interventi di due dei senatori firmatari: MARTONE (Verdi-U). Esprime profonda insoddisfazione per la risposta del sottosegretario Ventucci. Se talune pratiche burocratiche sono state accelerate, resta tuttavia il problema della scarsa credibilità della cooperazione italiana, messa in discussione non solo dall’assenza di una riforma organica, ma anche dal sostanzioso taglio dei contributi, che ammonterebbe a circa 80 milioni di euro. Peraltro, nel 2004 l’Italia dovrebbe stanziare un miliardo di euro per far fronte agli impegni assunti a livello di Unione Europea ed anche oggi il ministro Pisanu ha richiamato la necessità di aumentare la cooperazione con i Paesi di origine dei migranti. Desta perplessità anche la gestione “allegra” dei fondi della cooperazione che ora sembrano destinati, per un ammontare di 160 milioni di euro, a vantaggio della Simest, cioè a sostegno dell?internazionalizzazione delle imprese italiane. Propone infine che l’Italia reperisca le risorse necessarie per il 2004 utilizzando oltre ai 300 milioni di euro non spesi l’anno scorso, i fondi destinati a finanziare l’operazione militare in Iraq, da ritenersi tuttora illegittima. TOIA (Mar-DL-U). La questione sollevata dai due strumenti di sindacato ispettivo è stata superata, ma permane una costante riduzione dei fondi per la cooperazione, come dimostra anche la manovra finanziaria per il 2004. Mentre sottolinea l’importanza cruciale di fronteggiare le migrazioni con politiche di promozione dello sviluppo nei Paesi d’origine, il Governo disattende anche gli impegni già assunti in sede internazionale privando la cooperazione di risorse. Il ministro Tremonti segue evidentemente una linea diversa da quella del suo Presidente del Consiglio e del Ministro dell’interno. Come al solito, il Governo è uno ma pratica due politiche, una di annunci e l?altra di tagli. L?opposizione è pronta a collaborare con il Governo per sostenere la cooperazione e in particolare l’attività delle organizzazioni non governative: in attesa della riforma generale della cooperazione, l’occasione sarà offerta dall’esame della prossima legge finanziaria, all’interno della quale potranno essere inserite delle misure specifiche in favore delle ONG.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA