Formazione

Sempre più stranieri a lezione d’italiano

E con tanto di certificato finale del corso per poter partecipare ai concorsi pubblici. Tra i più numerosi i bielorussi e i filippini

di Carmen Morrone

La sessione di maggio degli esami Plida, destinati a persone la cui lingua madre non sia l’italiano, che si e’ appena conclusa presso i comitati centri certificatori della Societa’ ”Dante Alighieri”, ha evidenziato la notevole crescita di richieste della conoscenza certificata della lingua italiana offerta dalla ”Dante Alighieri”, riconosciuta dal ministero degli Affari Esteri e convalidata scientificamente dall’Universita’ ”La Sapienza” di Roma, con valore anche nell’ambito delle politiche migratorie per il decreto legislativo del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il numero degli iscritti agli esami nella sessione di maggio 2006 ha visto un incremento dell’81,66% rispetto al 2005; del 129,18% rispetto al 2004 e del 357% rispetto al 2000, con una media di +51% all’anno. Tra le aree che hanno fatto registrare il piu’ consistente aumento delle domande, spiccano il Medio Oriente e i paesi dell’Est europeo, in particolare la Bielorussia con il comitato di Minsk che, proprio a maggio, ha inaugurato la Certificazione Plida con 152 iscritti, e il Vietnam con i 78 studenti della sede di Hanoi. Molto positivi anche i riscontri giunti da Ekaterinburg, Pechino, Praga e Atene, citta’ in cui attualmente sono piu’ di 10.000 coloro che richiedono una conoscenza certificata dell’italiano per accedere ai concorsi pubblici e universitari, mentre la novita’ piu’ rilevante arriva dalle Filippine, dove il neocostituito Comitato di Manila ha svolto la prima sessione di esami Plida. In questo contesto, e’ risultata determinante la spinta della sede centrale della Societa’ ”Dante Alighieri” che, con una serie di provvedimenti straordinari, ha voluto incoraggiare e sostenere concretamente la diffusione dell’italiano in paesi come l’Argentina, il Vietnam, le Filippine, l’Uruguay, la Bielorussia e la Serbia Montenegro, permettendo anche ai giovani meno abbienti di incrementare la propria conoscenza della nostra lingua e della nostra cultura.


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