Non profit

Sempre più sesso online

Lo rivela uno studio ripreso dal quotidiano Gulf News

di Redazione

E’ boom del sesso on line e dell’uso delle chat a luci rosse negli Emirati Arabi. E’ quanto emerge da uno studio medico citato dal quotidiano Gulf News. «Circa il 40% delle ‘cibersex-dipendenti’ sono donne sposate» afferma R. McCarthy della Counselling & Development Clinic di Dubai, che ogni settimana si trova alle prese con almeno tre casi di questo tipo, spiegando che all’origine del fenomeno c’è spesso «un problema di scarsa autostima». Ma anche gli adolescenti sono vulnerabili a causa dell’abuso di Internet. «Gli ormoni in crescita, la mancanza di supervisione da parte dei genitori ed il facile accesso a Internet facilitano l’esplorazione di website di dubbio gusto» osserva Shujaat Ali Nathani, psichiatra presso le strutture della Healthcare City di Dubai. Il sesso on line, spiegano gli esperti, spesso inizia con la consultazione di materiale pornografico per poi finire gradualmente verso attività più impegnative dalla ricerca di amicizia, a chattare, flirtare, fissare un appuntamento. In base alle leggi emiratine, la Cyber-Crime Law No 2 del 2006, chi usa internet per commettere adulterio, prostituirsi o incitare a commettere atti osceni rischia fino a dieci anni di galera e sanzioni pecuniarie fino a 14mila dollari. Nel marzo 2009, il governo ha istituito una commissione ad hoc per assicurare che i collegamenti internet non bypassino il filtro imposto alle telecomunicazioni.

Per filtrare e bloccare siti di nudità, scommesse, commercializzazione di droghe e conversazioni religiose, e quelle delle comunità gay e lesbiche, gli Emirati si affidano a un software chiamato  SmartFilter. E’ un controllo alla lue del sole. «La sorveglianza elettronica dei siti considerati osceni» dice un report del 2009 « è pubblicamente resa nota  dalle autorità del paese».

 

Non solo Emirati

In Egitto, in base a uno studio condotto dal Egyptian Cabinet’s Information and Decision Support Center, circa il 40% degli utenti Intrenet hanno ammesso di avere o aver avuto una relazione online.

Ghada Lotfi, un training consultant presso lThe Egyptian Center for Women’s Rights, è convinta che ci sia  una relazione tra l’ascesa dei siti per il sesso on line e  l’aumento del tasso dei divorzi.  «Anche se non ci sono statistiche ufficiali, riceviamo parecchie richieste da donne che vogliono divorziare dai loro mariti beccati in relazioni in line con altre donne».

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