Welfare

Sempre più rom in classe

L'aumento rispetto all'anno scorso è del 4,3%. Ma a sorprendere è anche il numero degli irregolari presenti nelle nostre aule

di Sara De Carli

La scuola italiana è multiculturale, accogliente e inclusiva. Tant’è che a scuola ci vanno addirittura più stranieri di quelli ufficialmente registrati dall’Istat. In altre parole a scuola ci vanno anche gli irregolari, almeno nella fascia di età fra i 7 e i 14 anni: vanno a scuola, per esempio, il 109,5% dei ragazzi stranieri di 13 anni presenti sul suolo italiano. A dirlo è il rapporto statistico sugli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano, appena presentato dal Ministero dell’Istruzione.


Nell’anno scolastico 2007/08 sui banchi delle nostre scuola c’erano 574.133 alunni con cittadinanza non italiana, pari al 6,4% degli alunni. Una crescita continua, che conta +500mila unità in dieci anni. Arrivano da 150 paesi, ma Romania, Albania e Marocco sono – da soli – il paese d’origine del 44% degli alunni stranieri: Romania in testa, con 92mila e passa alunni (16% degli stranieri). Le presenze maggiori in valori assoluti si contano in Lombardia (137mila alunni, il 10,3% degli alunni), Veneto (70mila, pari al 10,2%) e Emilia Romagna (65mila, 11,8%), che è la regione d’Italia con la maggiore percentuale di alunni stranieri.


L’analisi del Ministero per la prima volta prova a scandagliare i numeri. Si scopre così che la maggior parte dei bambini con cittadinanzna non italiana, stranieri fino in fondo non sono: il 35% di loro è nato in Italia, con un picco che arriva al 71% nelle scuole dell’infanzia e al 41% nella primaria. Solo 46.154 sono stati gli alunni entrati per la prima volta in una scuola italiana nel corso dell’a.s. 2007/08, quindi con i problemi propri della recente immigrazione, di lingua e impatto. Si tratta però solo dell’8% degli alunni con cittadinanza non italiana.


Il 42,5% degli alunni con cittadinanza non italiana non è in regola con gli studi, contro l’11,6% degli italiani, e il disagio scolastico aumenta con il crescere dell’età: alle superiori ha problemi il 71,8% degli alunni stranieri, contro il 24,4% degli italiani. Il rapporto del Minstero tuttavia definisce il dato come “non allarmante”, tenuto conto delle difficoltà della lingua italiana e delle difficoltà di integrazione. Le scuole superiori più gettonate sono gli istituti professionali (48.379 presenze) e gli istituti tecnici (44.809 presenze); i meno frequentati sono a sorpresa i licei linguistici con soli 432 alunni, che perde la battaglia persino contro il liceo classico (4.131 alunni).


Di grande attualità i dati sugli alunni nomadi: 12.342 unità. «Con un +4,3% rispetto all’anno scolastico precedente», dice il Ministero. «Grazie anche al protocollo d’intesa con Opera Nomadi firmato nel 2005». Peccato che il Ministero non dica che quel protocollo è stato sì firmato, ma mai finanziato: è scaduto a giugno 2008, senza aver mai visto un euro. Un’altra cosa che il Ministero non spiega è come mai, a inizio luglio, i dati ufficiali forniti dal Ministero stesso parlavano di 17.458 alunni nomadi per l’anno scolastico 2006/07, cifra rispetto a cui i 12mila di quest’anno sarebbero un calo netto.

Scarica la pubblicazione dalla home page del sito del Ministero: www.pubblica.istruzione.it


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA