Welfare
Sempre più povera Europa
Oltre il 24% dei cittadini della Ue è in povertà, al 9% manca l'essenziale. Un dato in crescita preccupante nell'ultimo anno. In fondo alla lista c'è la Bulgaria, la più ricca è la Repubblica Ceca. E l'Italia? Nel 2010 era a metà classifica, oggi è "non pervenuta"
Sono poco meno di 120 milioni i cittadini dell'Europa dei 27 che vivono in povertà, secondo gli ultimi numeri relativi al 2011 elaborati da Eurostat e diffusi il 3 dicembre (qui una sintesi). In pratica, un cittadino su cinque (il 24,2%) è a rischio esclusione sociale, un dato in crescita rispetto alle ultime due rilevazioni del 2010 e 2008, nelle quali il dato era pressoché stabile attorno al 23,5% (23.4% nel 2010 e 23.5% nel 2008). Tra i poveri, Eurostat distingue poi la categoria di coloro ai quali manca anche l'essenziale, che sono il 9% della popolazione.
Il record negativo spetta alla Bulgaria, dove il 49% dei cittadini è in miseria; seguono Romania e Lettoni col 40%, Lituana (33%), Grecia e Ungheria (entrambe al 31%); le nazioni più ricche sono Repubblica Ceca (solo il 15% di poveri), Olanda e Svezia (entrambe al 16%), Lussemburgo e Austria (17%). Per quanto riguarda i poveri "assoluti", ovvero coloro che non riescono a pagare le bollette o devono rinunciare a riscaldare adeguatamente la loro abitazione, Eurostat stima che siano in media il 9% dei cittadini europei, con il record negativo che spetta ancora una volta a Bulgaria (ben il 44%) e Lettonia (31%) e un sorprendente – nonché confortante – 1% in Svezia e Lussemburgo.ù
E l'Italia? Scorrendo i dati Eurostat si ha una amara sorpresa: il nostro paese non è compreso nella classifica relativa al 2011, evidentemente perché negli ultimi mesi non ha fornito all'Europa i dati necessari per essere analizzata. Gli ultimi numeri disponibili riguardano la rilevazione sulla povertà del 2010 su dati 2009, nella quale il nostro paese era a metà classifica con il 24,5% della popolazione considerata povera (la Spagna, per dire, era al 25,5%, ma nel 2011 è risalita al 21,8%).
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