Famiglia

Sempre più bimbi in provetta

Tutti i numeri della relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della legge 40: aumentano le nascite e si alza l'età delle donne. In allegato il documento presentato dal ministero della Salute

di Redazione

Continuano a crescere i figli nati in  provetta. A certificarlo è la relazione al parlamento sullo stato di attuazione della legge 40 (in allegato il documento). Aumentano le coppie che accedono alle tecniche di Procreazione medicalmente assistita, le gravidanze ottenute e il numero delle nascite.

I numeri
Per le tecniche a fresco di II e III livello, i cicli iniziati nel 2010 hanno mostrato un ulteriore incremento del 9,9% rispetto all’anno 2009 (52.676 cicli iniziati nel 2010 contro 47.929 cicli iniziati nel 2009), le gravidanze ottenute un incremento del 10,5% (10.988 nel 2010 contro 9.940  nel 2009), i nati vivi un incremento del 15,5% (9.286 nel 2010 contro 8.043  nel 2009). Dal 2005 al 2010 continuano inoltre ad aumentare le percentuali di gravidanze su cicli, su prelievi e trasferimenti, indicatori dell’efficacia delle tecniche PMA.

Mamme sempre più vecchie
nche nel 2010 si assiste ad un incremento dell’età delle donne che accedono alle tecniche di PMA: aumenta infatti l’età media delle pazienti, che passa a 36,3 anni nel 2010; al di sopra del corrispettivo dato europeo che, per il 2007, si attestava ad un valore di età media di 34,4 anni. E’ ben noto come gli esiti positivi delle procedure siano in rapporto all’età delle donne, ed in Italia ben il 29,2% dei cicli a fresco – più di uno su quattro – è effettuato da pazienti con età superiore ai 40 anni: anche questo dato è in aumento rispetto al 2009, quando era il 28,2%. Allo stesso tempo, si riduce la numerosità dei cicli a fresco effettuati su pazienti con età inferiore a 35 anni. Considerando che l’aumento dell’età media delle donne incide negativamente sui risultati delle tecniche PMA, il continuo incremento della percentuale di gravidanze e dei nati vivi può considerarsi un risultato più che soddisfacente per l’applicazione delle tecniche PMA nel nostro Paese.
Le ridotte probabilità di ottenere una gravidanza già da età successive ai 40 anni sono inoltre gravate da una alta percentuale di esiti negativi della gravidanza stessa, aborti spontanei, aborti volontari, morti intrauterine, gravidanze ectopiche: 37,6% tra i 40 e 42 anni e 51,0% con età superiore ai 42 anni.

Parti anomali
La percentuale dei nati vivi con malformazione è  lo 0,6% con le tecniche di II e III livello, a fronte dello 0,7% con tecniche di I livello, valori che sono in linea con lo 0,8% che si ha nella popolazione generale, cioè nei nati sia con concepimento naturale che con tecniche di fecondazione assistita. I parti gemellari da tecniche a fresco nel 2010 rimangono costanti, mentre si registra una riduzione dei parti trigemini: dal 2,7% del 2008 al 2,4% del 2009, all’1,9% nel 2010.
 


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