Cultura

Semplificate le vendite verso gli Emirati

Lo prevede un accordo intergovernativo che sarà votato oggi in Aula alla Camera

di Benedetta Verrini

L’Assemblea della Camera ha oggi in programma il via libera a due intese intergovernative in materia di difesa e armamenti. Si tratta di due accordi distinti, il primo concluso con gli Emirati Arabi nel 2003 e il secondo con la Repubblica di Moldova nel 2006. Entrambi i disegni di legge di recepimento sono già passati al vaglio del Senato.

Si prevede un’intensa attività con i principi arabi, già storici clienti dell’industria bellica italiana: la cooperazione tra le parti infatti prevede, oltre alle voci di “sicurezza e politica di difesa” anche “l’export e import di armamenti”.
E allo scopo di “alleggerire” la sfera di controllo della nostra legge 185 del 1990, che ha stabilito un primato internazionale nell’ambito della trasparenza nel commercio delle armi, l’Accordo Italia-Emirati esprime senza mezzi termini la necessità di “semplificare”. Ecco il passaggio più chiaro: “Al fine di semplificare l’attuazione delle procedure concernenti la supervisione delle attività di import/export (…) le Parti individuano materiali d’armamento delle Forze Armate che possono essere oggetto di scambio direttamente tra le Parti o aziende private autorizzate”.
Così come per tanti altri accordi intergovernativi in materia, anche questa volta si è trovato il modo di aggirare i controlli più stringenti (ma per i produttori eccessivi e penalizzanti) che vigono in materia di armamenti. Le aziende private autorizzate trattano, lo si deve ricordare, materiali estremamente sensibili: si va dalle bombe all’elicotteristica, dai software fino ai satelliti. Durante il lavoro in commissione, i deputati hanno richiamato però la necessità di rispettare l’art.9 della 185 nella parte in cui richiede l’autorizzazione di “inizio trattative”, per una compravendita, al ministero della Difesa.
L’Accordo stabilisce anche una scala di copertura delle informazioni e dei know how scambiati, dalla classe “top secret” a quella “riservata”. Sarà necessaria una preventiva approvazione di tutte le informazioni passate a eventuali paesi terzi.

Più “light” l’accordo intergovernativo che Montecitorio va ad approvare oggi con la Moldova: si tratta più che altro di visite reciproche, scambi di esperienze e procedure in materia di difesa. Non vengono menzionati atti di compravendita di armi.
Entrambi gli accordi hanno validità di 5 anni.

I testi sono disponibili sul sito della Camera: www.camera.it
Si tratta dei ddl n. 2552-A, “Accordo tra Italia ed Emirati Arabi Uniti su cooperazione nel settore della difesa” e n. 2765, “Accordo Italia-Repubblica di Moldova su cooperazione nel campo della difesa”.

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