Non profit

Seminario alle Acli su lavoro interinale e collocamento

Quarantanove enti di servizio e imprese promosse dalle Acli sono entrati a far parte di “Obiettivo Lavoro”

di Acli

Quarantanove enti di servizio e imprese promosse dalle Acli sono entrati a far parte di ?Obiettivo Lavoro?, la più importante società italiana nel settore della fornitura di lavoro temporaneo. Si tratta di una decisione importante per un?associazione come le Acli che alla tradizione presenza nella società civile italiana aggiunge un ulteriore impegno nell?economia del Paese, con l?obiettivo di contribuire a creare nuova occupazione. Per illustrare l?iniziativa si svolgerà il 7 marzo a Roma un seminario sul tema ?Verso la flessibilità sostenibile e tutelata?. Dopo le introduzioni del Presidente nazionale delle Acli, Luigi Bobba, e del Presidente di ?Obiettivo Lavoro?, Mauro Gori; seguiranno le comunicazioni di Marco Biagi, dell?Università di Bologna (?Modernizzare il mercato del lavoro: lo strumento del lavoro interinale?) e del Presidente dell?Isfol, Carlo Dell?Aringa (?Socializzare l?incertezza: le nuove funzioni dei centri per l?impiego?). Parteciperanno all?incontro il Sottosegretario al lavoro, Raffaele Morese, e il Ministro dell?industria, Enrico Letta. Partecipando attraverso propri soggetti d?impresa alla promozione e alla gestione del lavoro interinale, impegnando la struttura organizzativa del ?sistema aclista? (800.000 iscritti, 5.000 Circoli, i servizi di Patronato, il Caf, l?Ente di formazione professionale, ecc.), le Acli qualificano ulteriormente l?identità sociale della compagine di Obiettivo Lavoro, nato per volontà della Lega delle Cooperative e della Compagnia delle Opere, a cui poi si sono aggiunti la Confcooperative, Ancs-Uil, Cisl, Cna, Cispel, le Ascom di Confcommercio e Confesercenti. In tutto 350 soci, con un fatturato di oltre 490 miliardi. Presente su tutto il territorio nazionale con 108 filiali e più di 330 dipendenti diretti, in tre anni di attività ?Obiettivo Lavoro? ha risposto alle esigenze di oltre 5.900 imprese e trovato lavoro a 48.500 persone per 15,3 milioni di ore lavorate. Più di 12 mila persone sono poi state assunte a tempo indeterminato dalle aziende che le avevano utilizzate alla fine del contratto di lavoro temporaneo.


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