Sostenibilità

Sembra di conoscerla,eppure ti sorprende

L’acqua è anche connessa ai principali temi di sviluppo sostenibile,di mercato e di rapporto tra globale e locale. ( di Antonio Bossi)

di Redazione

La necessità e l?urgenza di sviluppare un?educazione all?acqua, sottolineata fin dal 1968 dalla Carta europea dell?acqua del Consiglio d?Europa (scritta nel maggio 1968), impone un importante sforzo di formazione che coinvolga tutti («l?acqua è un patrimonio comune il cui valore deve essere riconosciuto da tutti», recita all?articolo 10). Tale sfida implica, nel passaggio dalla teoria pedagogica alla prassi educativa, la progettazione di un percorso educativo che possa sviluppare senso di responsabilità, attenzione alla diversità, attenzione alle azioni attraverso le quali salvaguardare la risorsa acqua.

Educare all?acqua è…
Educare
allo sviluppo sostenibile

L?acqua come risorsa e come bene comune dell?umanità si presta in modo formidabile alla progettazione di percorsi educativi vicini ai ragazzi e connessi al tema dello sviluppo sostenibile.
L?acqua, infatti, è un elemento di cui tutti hanno esperienza diretta e che fa parte del vissuto quotidiano di ogni essere vivente. Il tema dell?acqua, inoltre, consente una problematizzazione da diversi punti di vista: permette di collegare il vicino al lontano (altre realtà, il Nord e il Sud del mondo, ecc), dall?individuale (io) al sociale (gli altri). Inoltre la sua trasversalità richiede una lettura interdisciplinare, favorendo agganci con attività didattiche diverse, essendo presente in molte parti dei curricoli delle varie aree disciplinari (storico-geografica, scientifica, letteraria, artistica). Infine, ma non meno importante, educare all?acqua stimola la presa di coscienza individuale e collettiva della necessità di modificare comportamenti attraverso l?acquisizione del concetto di risorsa limitata, da cui emerge la necessità di educare i propri comportamenti a un consumo responsabile.
Per questo è importante avvicinare la popolazione, in particolare i giovani, al riconoscimento dell?importanza di questa risorsa. Bisogna creare curiosità intorno al mondo dell?acqua e alle sue relazioni interne ed esterne, in modo che, dopo averne riscoperto bellezza e valore, tornino a frequentarlo, viverlo e difenderlo.

Educare all?acqua è…
Educare
alla cittadinanza attiva

Educare all?acqua può divenire il modo migliore per esplorare, a seconda delle età, dei curricula, delle discipline entro cui si opera (e senza dimenticare che dalla storia alle scienze naturali, dalle religioni all?economia l?acqua è per eccellenza una tematica interdisciplinare), le parole di cui sono fatte le grandi ?questioni? contemporanee. A ciascuna di essa corrisponde un dilemma che, piuttosto di essere sciolto, diventa occasione di educazione e formazione.
Alcuni esempi:
– globalizzazione (il rapporto tra locale e globale),
– mercato (solidarietà/competitività),
– ambiente (sostenibilità/efficienza)
– comunità (inclusione/esclusione),
– responsabilità (individualizzazione/partecipazione),
– cittadinanza (privato/pubblico),
– cultura (unità/molteplicità),
– identità (integrazione/assimilazione),
– differenza (etnocentrismo/relativismo).

Si beve e poi?Chi la usa
Una visione completa delle diverse dimensioni dell?acqua deve considerare il suo carattere funzionale (utilizzo per il trasporto, per l?energia, per il consumo umano?) che implica la considerazione dei suoi caratteri fisici, chimici, biologici, ma anche la dimensione esistenziale e culturale, che racchiude il personale rapporto di ciascuno di noi con l?acqua come elemento fondamentale di un territorio.
Oltre alla dimensione della multifunzionalità, intorno all?acqua si muove una pluralità di attori coinvolti, come uomini, nei processi di trasformazione del territorio. Ogni attore è in questo caso rappresentante di interessi ora legittimi, altre volte in contrasto con una corretta gestione del territorio (agricoltori, pescatori, cittadini, ecc?). L?insieme degli attori coinvolti e le nature diverse delle strategie attuate (economica, politica, giuridica, ideologica) amplificano la complessità della questione.
Le due prime dimensioni (multifunzionale e multiattoriale) sono poi affiancate da una lettura multiscalare. Ciò significa che l?approccio spazio-temporale all?acqua deve essere visto nella particolare prospettiva della percezione che il ?qui? dell?acqua è legato indissolubilmente con un ?altrove?, che deve essere considerato come parte dello stesso sistema idrico (ad esempio il fiume ?a monte? e ?a valle?, il trasferimento degli inquinamenti, i diritti di captazione, ecc?).

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