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Selenio: no agli integratori, sì al pesce

di Redazione

Il selenio è un importante oligoelemento parte di vari enzimi antiossidanti che agiscono nel corpo a difesa delle cellule dallo stress ossidativo. Coinvolto in innumerevoli processi vitali, svolge un’azione anticancerogena e favorisce la crescita. Di selenio ne serve pochissmo, appena 55 microgrammi, cioè milionesimi di grammo, al giorno. Tanto basta per capire che gli integratori sono inutili e un’alimentazione normalmente variata e composta di cibi freschi basta e avanza. In ogni caso, la fonte più ricca di selenio è il tonno (un trancio di tonno fresco da 300 grammi ne contiene 330 microgrammi); seguono sardine e cozze, fegato, manzo, fagioli, mais. Non serve abusarne, però: alti livelli di selenio nel sangue sono associati all’insorgere del diabete.

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