Volontariato

Sei un cittadino attivo nel sociale? Non ti faccio pagare le tasse

Il sindaco di Massarosa, 23mila anime in provincia di Lucca, spiega: «Il comune ci guadagna. Grazie all'articolo 24 della legge 164/2014 i volontari iscritti all’Albo della cittadinanza attiva si occuperanno di pulizia di strade, lavori di manutenzione nelle scuole, nei centri civici e negli impianti sportivi e di molto altro»

di Francesco Dente

Falci l’erba del parco? Il Comune ti taglia la tassa sui rifiuti. Anzi, te la sforbicia del 50%. Il Comune di Massarosa, 23mila anime in provincia di Lucca, non ha perso tempo. È il primo municipio italiano che ha sperimentato la novità introdotta dal decreto Sblocca Italia, la riduzione dei tributi per i cittadini che si impegnano in attività di volontariato civico, singolarmente o riuniti in associazioni. «Si tratta di un’intuizione che era emersa già due anni fa nei tavoli di sviluppo territoriali. Mancava però lo strumento giuridico per attuarla», racconta il sindaco Franco Mungai. Ora c’è. L’articolo 24 della legge 164/2014. Il primo passo è stata la raccolta delle adesioni dei volontari. Il Comune ha poi istituito l’Albo della cittadinanza attiva e ha pubblicato un avviso. Pochi i requisiti: maggiore età, idoneità psico-fisica e assenza di condanne. «In poco più di due mesi si sono candidati cento cittadini e sei realtà del Terzo settore», spiega Mungai. I volontari, coordinati da un tutor, si occuperanno di pulizia di strade; di lavori di manutenzione di scuole, centri civici e impianti sportivi in particolare; dell’accompagnamento e della sorveglianza dei bambini sia sugli scuolabus, sia all’entrata e all’uscita dalle scuole.

«Punteremo soprattutto sull’attività di pre-scuola per consentire ai genitori che lavorano di lasciare in classe i figli già alle sette e un quarto», precisa il primo cittadino. La sperimentazione è anche un modo per far fronte al taglio dei trasferimenti statali. L’intervento dei volontari, ad ogni modo, sarà sussidiario rispetto al lavoro delle aziende che si occupano della cura del territorio. «Le cooperative di servizi continueranno a gestire le attività assegnate», rassicura.

In municipio hanno provato anche a fare due conti. Il dimezzamento della Tari comporterà un minor gettito di 60-70mila euro della tassa sulla spazzatura. Ma non è questo il punto. «Otterremo tre risultati in uno: il territorio sarà più curato, gli sgravi fiscali aiuteranno le famiglie, l’attività civica radicherà il senso di appartenenza». La riduzione del tributo sarà commisurata all’impegno civico.

Entro il 31 dicembre i tutor comunicheranno all’ufficio tributi l’elenco dei volontari al fine di consentire l’applicazione della riduzione tributaria nell’anno successivo. Nell’ipotesi in cui il servizio civico sia svolto dalle associazioni, il taglio della tassa potrà essere sostituito con forme di sostegno economico alla non profit. Il contributo corrisponderà alla somma della riduzione tributaria che sarebbe spettata agli associati che hanno partecipato al servizio. I volontari, pagheranno la tassa per intero. Il Comune girerà poi la metà alle onp.

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