Welfare

Sei disoccupato? Fai la spesa gratis

Nasce un supermercato speciale dove chi non ha lavoro ed è iscritto nelle liste comunali può rifornirsi di generi alimentari a fronte di prestazioni volontarie di lavoro per le associazioni del territorio. Un'idea del Centro Servizi al Volontariato

di Gabriella Meroni

Si chiama come l'indimenticata trasmissione di Enzo Tortora o, se preferite, come il tradizionale mercatino di Londra dove trovare di tutto un po'. Ma non c'entra niente con nessuno ndei due: si tratta invece di un emporio sociale contro la crisi dove le famiglie di alcuni disoccupati modenesi potranno fare la spesa gratis.

 A prima vista, Portobello non è molto diverso da un normale supermarket: gli spazi e gli arredi ricordano infatti un tradizionale punto vendita, con la scelta di prodotti sugli scaffali (prime necessità, alimentari, igiene personale). La differenza col solito supermercato è nel prezzo, che non è indicato in euro ma in punti, caricati su una tessera a disposizione di ogni famiglia, selezionata dai servizi sociali comunali, e con la quale è possibile “fare la spesa”.

La tessera viene ricaricata mensilmente in base al nucleo familiare, previa selezione all’accesso con valutazione dell’ISEE e facendo particolare attenzione alle famiglie numerose; per poterla ricaricare il titolare e/o gli altri membri della famiglia prestano lavoro volontario e solidale all'interno dell'emporio stesso o secondo le indicazioni e i bisogni che verranno dettati dalle associazioni locali e vagliate dal Csv. La tessera è a disposizione della famiglia per un tempo limitato (alcuni mesi) e, nel caso le condizioni famigliari migliorino, verrà ceduta ad altre famiglie in graduatoria. In caso contrario può essere rinnovata. 

Per la realizzazione di “Portobello” l’Associazione Servizi Volontariato Modena coordina una rete di 20 promotori appartenenti al mondo del volontariato e 30 partner del mondo delle istituzioni, delle imprese e dell’associazionismo. Il progetto è realizzato in stretta collaborazione con i servizi sociali del Comune di Modena, che hanno fornito in comodato gratuito l’immobile presso cui si realizzerà Portobello. In particolare l’individuazione del target del progetto, cioè le famiglie in difficoltà a causa di problemi connessi al lavoro ed alla crisi economica, è stata realizzata di concerto tra i servizi sociali e le associazioni proponenti, allo scopo di considerare Portobello come una risorsa aggiuntiva e specifica nel panorama del welfare locale e non un raddoppio di opportunità già presenti.

Insomma, Portobello è la risposta concreta del volontariato modenese ai bisogni delle famiglie in difficoltà. Gli obiettivi  del progetto li spiegano dal Csv della città, capofila dell'iniziativa: "Vogliamo creare un luogo il piu rispettoso possibile della dignità delle persone, per la raccolta e la distribuzione di beni di prima necessità; mettere in rete i diversi soggetti che già lavorano per contrastare la poverta attraverso un progetto di comunità".  Insomma coinvolgere il territorio, le imprese, i cittadini per sostenere Portobello con il lavoro gratuito, le donazioni economiche o di prodotti senza le quali non si potrebbe andare avanti.

 

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