Welfare

Segio e Cusani in difesa di San Vittore

"Non pensavamo di essere proprio noi a dover difendere l’esistenza di un Carcere", dicono.

di Riccardo Bonacina

Lo facciamo a malincuore perché rimaniamo convinti che le carceri producano più danni e ingiustizie di quante pretendano di risolverne.
Pure in queso caso siamo costretti a farlo.
Il carcere in questione è San Vittore. Sul carcere degli umani non vi è alcun particolare interesse. Un grande interesse vi è invece il carcere degli affari, per l?area del carcere; area centrale e quindi di grandissimo valore.
Oggi il Ministro Castelli nella sua visita e durante i suoi incontri milanesi ha dato ufficialmente il via alla ?operazione San Vittore?.
Operazione che invece di affrontare e di migliorare le condizioni di vita e lavoro, sia dei detenuti che degli agenti nonché degli operatori penitenziari tutti, non fa altro che strumentalizzare lo storico degrado, di cui ora si finge di accorgersi, per fare business e speculazione edilizia.
Queste purtroppo sono ormai le uniche ragioni che accendono un qualche perverso interesse e una pelosa attenzione sul carcere.
Chissà se in questo clima e con questo cinismo non si debba arrivare al punto che tocchi ai detenuti, ?occupare? il carcere perché non venga chiuso. Magari insieme al direttore, con noi e con tutti i cittadini sensibili ai reali problemi di questa parte dell?umanità. Anche se chiusa e nascosta dai mattoni.

Sergio Cusani e Sergio Segio

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