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Sea Watch, la comandante Carola: “Perché non usare i nostri gommoni per far sbarcare i naufraghi?”

La nave, con 42 naufraghi a bordo, si trova ora nelle vicinanze del porto di Lampedusa. In un video postato dalla Ong è la comandante della Sea Watch 3, Carola Rackete, a raccontare cosa è accaduto nelle ultime ore: «La Capitaneria ci ha comunicato che non è previsto per noi un approdo di sbarco (Pos) e allora noi abbiamo chiesto di poter usare le nostre lance di soccorso»

di Alessandro Puglia

La Sea Watch 3 con 42 naufraghi a bordo da 15 giorni si è avvicinata al porto di Lampedusa intorno alle 15 dopo l’ulteriore visita della Guardia di Finanza a bordo della nave. In un video pubblicato dalla Ong si vede la comandante Carola Rackete che al presentarsi dei due uomini in divisa dice quasi sorridendo: «Hello, again», «Salve, di nuovo».

Gli uomini della Guardia di Finanza dicono alla comandante: «I nostri superiori ci hanno detto di pazientare perché probabilmente la situazione si sta sbloccando». La comandante della Sea Watch 3 chiede una traduzione che viene fatta come si vede dal video da una volontaria italiana, uno dei medici del team della Sea Watch. Vita nei giorni scorsi aveva pubblicato la sua testimonianza: “Lettera di un volontario a bordo della Sea Watch”.

In un secondo video pubblicato dalla Ong è la stessa comandante Carola Rackete, in tedesco, a spiegare cosa è avvenuto nelle ultime ore: «Dopo circa un’ora ci stiamo avvicinando al porto di Lampedusa, nelle ultime 24 ore le autorità non si sono presi cura di noi e non si sono assunte le loro responsabilità per consentire lo sbarco delle persone a bordo. Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di avvicinarci in porto noi stessi. Dalla Capitaneria ovviamente ci hanno detto che non c’era un approdo di sbarco assegnato e allora abbiamo detto che potevamo utilizzare le nostre lance di soccorso. Vorremmo poter usare i nostri gommoni che abbiamo a bordo per poter consentire lo sbarco dei naufraghi. Nel frattempo la Guardia Costiera e le altre autorità sono salite a bordo dicendoci di essere pazienti e che tra non molto la situazione si dovrebbe sbloccare e io spero che loro hanno ragione».


La Ong ha pubblicato inoltre un ulteriore video appello dove i naufraghi a bordo e i componenti dell’equipaggio chiedono che questa odissea finisca al più presto, ognuno con la propria lingua, anche l’italiano.

Intorno alle 18,30 è terminata la visita a bordo di una delegazione di parlamentari italiani Graziano Delrio, Matteo Orfini e Davide Faraone del Pd, Riccardo Magi dei Radicali e Nicola Fratoianni di Sinistra italiana.

Nel frattempo gli sbarchi autonomi continuano nelle coste di Lampedusa, altri 36 migranti sono stati trasbordati questa mattina a Porto Empedocle. In questi 15 giorni, mentre la Sea Watch è rimasta ferma a largo di Lampedusa con 42 naufraghi nell’isola sono sbarcate autonomamente oltre 160 persone.

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