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Se si cambia residenza, diritto di voto a rischio

di Redazione

Sono molte le problematiche relative all?esercizio del diritto di voto che il cittadino spesso si trova a affrontare. A tal proposito, il difensore civico della Provincia autonoma di Trento ci segnala il caso di un cittadino che, trasferitosi in un?altra provincia di una diversa regione, non si è trovato inserito nelle liste elettorali del nuovo Comune in quanto non iscritto nelle liste del Comune di precedente residenza. Per questo motivo, non ha potuto esprimere il proprio voto, durante una consultazione elettorale. Il caso si è poi risolto positivamente, grazie all?interessamento delle amministrazioni competenti. In effetti, come ci spiega il difensore civico Alberto Olivo, è facile che si verifichino disguidi nell?iter burocratico che accompagna una pratica amministrativa, come nel caso del nostro cittadino. Infatti, per l?iscrizione nelle liste elettorali, non è necessario presentare una domanda al Comune di residenza, in quanto questa è automatica per tutti i cittadini compresi nell?anagrafe della popolazione residente e che siano in possesso dei requisiti previsti dalla legge. È prevista ogni sei mesi una revisione delle liste affinché vi sia una corrispondenza tra ciò che risulta all?anagrafe e il movimento reale della popolazione. In ogni caso, tutti gli atti e i provvedimenti adottati dall?ufficio anagrafico o dello stato civile devono essere comunicati entro tempi strettissimi all?ufficio elettorale, quando siano di particolare interesse. Un?ipotesi di revisione delle liste elettorali è comunque proprio il trasferimento di residenza. In questo caso, infatti, il cittadino viene cancellato dal registro della popolazione e, grazie a un certificato anagrafico, dalle liste elettorali. Nonostante l?automaticità delle procedure, gli inconvenienti però sono sempre in agguato.


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