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Se questi vi sembran bamboccioni

L'Emilia Romagna stila il primo Rapporto sociale sulle giovani generazioni

di Benedetta Verrini

S’intitola “I giovani protagonisti del cambiamento” ed è il primo Rapporto sociale sulle giovani generazioni realizzato dalla Regione Emilia Romagna, una sorta di bilancio sociale sulle politiche giovanili.

E’ il secondo realizzato dalla Regione, dopo quello sugli anziani, per fare il punto sugli interventi realizzati e per avviare su questi un confronto con i diversi settori della società.
Il riferimento fondamentale è la legge quadro sulle nuove generazione varata nel 2008 che ridisegna l´architettura del welfare per le politiche giovanili in Emilia-Romagna e prevede politiche integrate nei diversi settori: dalla scuola ai servizi sociali, dalla sanità all´accesso al credito, dall´integrazione sociale alle opportunità d´inserimento nel mondo del lavoro.
La legge è rivolta alla fascia d´età compresa tra zero e 35 anni e offre anche ai privati la possibilità di ottenere finanziamenti sui progetti: dall´associazionismo allo sport, dalla cultura all´intrattenimento, coinvolgendo oratori, centri sociali, strutture sportive e le diverse agenzie educative.

Al 1° gennaio 2009 gli emiliano-romagnoli con meno di 35 anni erano 1.480.511, pari al 34% della popolazione totale (4.337.966), a fronte di una percentuale media nazionale del 37%.
Un dato, quello del 34%, che colloca l’Emilia-Romagna al quinto posto in Italia tra le regioni più “anziane”, e che sembra destinato a non modificarsi nei prossimi venti anni.

Secondo le previsioni della stessa Regione infatti nel 2028, i giovani emiliano-romagnoli fino ai 35 anni saranno cresciuti del 16,5%, ma un aumento analogo si sarà verificato anche per la popolazione complessiva. La presenza di giovani non è uniforme sul territorio regionale e appare più alta in quelle aree (la pianura reggiana, il riminese, parte del modenese e del parmense) dove maggiore è la presenza di immigrati. La popolazione straniera ha infatti una struttura per età più giovane della nostra, con un’incidenza delle fasce più giovani pari al 59% del totale.

Molto interessanti i dati del Rapporto, che oltre a dare gli investimenti economici fatti dall’Amministrazione Regionale, descrivono la grande quantità di destinatari che ne hanno beneficiato. Vediamone alcuni:

IMPRESA
-520 giovani ricercatori assunti nella rete regionale della ricerca (46 laboratori e 7 centri per l’innovazione, 10 tecnopoli). Totale 1800 ricercatori
-7 milioni e mezzo per sostenere la creazione di nuove imprese. Finanziati negli ultimi cinque anni 456 progetti per nuove microimprese e nuove attività imprenditoriali ad altocontenuto tecnologico.

FORMAZIONE
1.098.860 persone hanno partecipato ai corsi di formazione (Fse 2000-2006):
il 41% aveva tra i 25 e i 44 anni; il 35% sotto i 19 anni. I lavoratori dipendenti erano il 34%. Gli studenti il 32,4%

SCUOLA
13.351 i ragazzi che hanno ricevuto nel 2009 le borse di studio
Sono 51,7 i milioni destinati alle borse di studio scolastiche dal 2005 al 2009

SERVIZIO CIVILE
-circa 100 i giovani avviati al servizio civile regionale. In calo i posti disponibili per il
servizio civile volontario nazionale a causa degli scarsi finanziamenti statali: dai 2.858 nel 2007 ai 1.500 nel 2009. Gli enti di servizio civile iscritti all’albo regionale sono più di 300.

VOLONTARIATO
2.804 organizzazioni del volontariato, oltre 700 mila volontari coinvolti. A queste vanno aggiunte 2.975 associazioni di promozione sociale con 2,4 milioni di aderenti. Le cooperative sociali sono 748.

GECO
Giovani evoluti e consapevoli: accordo di programma quadro col ministero nel dicembre 2007. (Geco)
29 milioni e mezzo per il triennio 2007-2009 (12,6 dallo Stato, 10,2 dalla Regione e gli altri dagli Enti locali e privati). 22 i progetti approvati, che hanno coinvolto migliaia di giovani, sui quattro obiettivi: promozione culturale; lavoro e impresa; cittadinanza attiva e dialogo interculturale; stili di vita sana, ambiente e sport.

Una scheda del Rapporto scaricabile in allegato (pdf)

Approfondimento su www.emiliaromagnasociale.it

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