Sostenibilità
Se per vendere l’azienda dice bugie Un vademecum contro le trappole
Occhi aperti!
di Redazione
Ènoto che le aziende ricorrono massicciamente alla promozione pubblicitaria per “catturare” in diversi modi l’attenzione dei possibili clienti, così da influenzarne i consumi ed ampliare le proprie vendite. Spesso accade che il cittadino sia spinto all’acquisto di un prodotto o un servizio che, nella realtà, non possiede le caratteristiche decantate! Fortunatamente la legge vieta le pratiche commerciali scorrette nei confronti dei consumatori. Cosa sono in concreto le pratiche commerciali scorrette? La legge prevede due ipotesi distinte attraverso le quali si può manifestare una pratica commerciale scorretta: i messaggi e/o i comportamenti ingannevoli, cioè le informazioni false o non corrette ovvero che “dimenticano” aspetti importanti delle offerte diffuse in televisione, in internet, sui giornali, etc.; i messaggi e/o i comportamenti aggressivi, cioè quelle prassi commerciali invadenti o petulanti, come ad esempio le vendite “porta a porta”, telefonate ad ogni ora del giorno, etc.
Ecco alcuni consigli per i consumatori per non cadere nella trappola delle pubblicità ingannevoli.
Come “difendersi”? A chi si deve rivolgere il consumatore che sia stato “ingannato” o “aggredito”? I cittadini possono denunciare i messaggi e le altre forme di pratiche commerciali scorrette all’Autorità garante della concorrenza e del mercato meglio conosciuta come Antitrust che ha il potere di sanzionare questi comportamenti, nonché di ordinare agli operatori di non diffondere più i messaggi ovvero di imporre le opportune rettifiche a loro spese.
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