Tariffe su, controlli giù. Le autostrade sono aumentate intorno al 3% con punte superiori al 15%. Ci si è stracciati le vesti senza però ricordare che gli aumenti sono l’effetto delle nuove convenzioni firmate dal governo appena arrivato nel 2008 e che erano state oggetto di confuse e poco limpide trattative con il precedente ministro Di Pietro. Le tariffe sono legate a promesse di investimenti (che, fra l’altro, sarebbero obbligatori secondo le vecchie norme della privatizzazione) sui quali non c’è alcun controllo ed ecco perché sono ora scattati aumenti fuori da ogni logica e senza rapporto con i volumi di traffico e l’inflazione.
La canna tira il prezzo. Incredibili anche gli aumenti del gas. Avevamo già detto che i prezzi non erano calati quanto il calo del prezzo degli approvvigionamenti dei mesi scorsi avrebbe permesso, ma – in presenza dei picchi dei consumi, per via dei riscaldamenti – ecco gli aumenti. Sono stati accolti senza commenti delle autorità preposte: anche Mister prezzi ha taciuto, era evidentemente in vacanza.
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