Volontariato

Se mezzo milione di sostenitori vi sembran pochi…

Oltre 40 anni di vita e quasi mezzo milione di sostenitori (454.205 quelli registrati al 31 dicembre 2005) sono alcuni dei numeri che caratterizzano la Lega del Filo d’Oro, realtà nata nel 1964 con lo

di Antonietta Nembri

Oltre 40 anni di vita e quasi mezzo milione di sostenitori (454.205 quelli registrati al 31 dicembre 2005) sono alcuni dei numeri che caratterizzano la Lega del Filo d?Oro, realtà nata nel 1964 con lo scopo di assistere, riabilitare e reinserire nella società le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. Due i centri principali – quello storico di Osimo e poi Lesmo – diverse le sedi territoriali, mentre nei prossimi mesi sarà avviata la sede di Molfetta, dopo che l?ultimo anno è stato dedicato al consolidamento del centro di riabilitazione di Lesmo.

«Ogni volta che parte un nuovo servizio dobbiamo impegnarci a raccogliere più fondi e ciò è possibile anche perché questo va nella direzione giusta, quella di rispondere agli utenti della Lega del Filo d?Oro. Ai nostri sostenitori chiediamo infatti di essere aiutati per mantenere quello che già facciamo e per poter ampliare i servizi», spiega Rossano Bartoli, segretario generale dell?associazione.

Spulciando i dati del 2005 emergono due dati che possono essere accostati: oltre il 70% delle risorse arriva dalla raccolta fondi, mentre il 74 % dei costi è rappresentato dall?attività istituzionale, con una precisazione però: il 23% della spesa dedicata alle attività promozionali e di raccolta fondi comprende anche gli stipendi e i compensi del personale dedicato a questa attività che per l?associazione è molto importante.

«Credo sia utile sottolineare che il costo di comunicazione che noi sosteniamo è importante, ma oltre a raccogliere fondi ci consente di portare avanti un?attività di sensibilizzazione sulla problematica della persona pluridisabile e sui problemi delle famiglie», spiega Bartoli. Che precisa: «Se la Lega del Filo d?Oro contatta in un anno 9 milioni di persone, non solo riesce a recuperare alcune migliaia di sostenitori che ci consentono anno per anno di aumentare la base dei sostenitori, ma fa un?opera di sensibilizzazione capillare sul territorio che alla fine si traduce in un vantaggio per chi ha il problema e per le loro famiglie».

C?è anche da dire che l?attività di riabilitazione e di formazione di educatori, tecnici e volontari specializzati è sostenuta soprattutto dai privati, dai sostenitori piuttosto che dal pubblico. «Se non ci fosse stata la raccolta fondi, la Lega del Filo d?Oro avrebbe svolto un?attività di circa 8 milioni e 700mila euro in meno perché questa è l?entità della perdita istituzionale», sottolinea Bartoli. Insomma, è solo grazie ai tanti amici e sostenitori dell?associazione se nei centri si riesce a portare avanti un?attività che lo Stato riconosce, a livello economico, solo per un quarto… «Anche dove apriamo un servizio accreditato, ciò che l?ente pubblico ci riconosce rappresenta sempre solo una percentuale del costo effettivo del servizio», precisa. Ed è forse per questa capacità riconosciuta negli anni di rispondere al bisogno dei pluridisabili e delle loro famiglie, dando sempre nuovi servizi, che, anche in presenza di un difficile momento economico, la raccolta fondi della Lega mantiene un trend positivo: «I fatti stanno a dimostrare che questa fiducia che la gente ci dimostra produce risultati costanti nel tempo», conclude Bartoli.

Lega del filo d?0ro
via Montecerno 1- 60027 Osimo (AN)071.72451- www.legadelfilodoro.it

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