Non profit

Se lo spreco è domestico

cattive abitudini

di Redazione

Cinquanta litri gratis. Il resto, a pagamento. La proposta di legge del Forum italiano dei movimenti per l’acqua contiene anche questa idea. Che mira a combattere uno dei mali italiani più cronici: gli sprechi. Che non sono solo quelli a livello di rete di distribuzione (già pesanti), ma anche quelli legati alle nostre cattive abitudini. Dalla doccia alla pulizia della casa, agli usi in cucina, dal wc all’irrigazione dei giardini, senza tralasciare lavapiatti e lavatrice, ogni italiano consuma una media dai 170 ai 200 litri di acqua al giorno per i propri usi domestici. Lo rivela il rapporto 2007 dell’Istituto Ambiente Italia-Dexia (Ecosistema Urbano Europa). Dietro i numeri si nascondono spesso cattive abitudini, che fanno lievitare le bollette, ma soprattutto rivelano un approccio culturale sbagliato alla risorsa “oro blu”.
«Convinciamo la gente ad adottare comportamenti virtuosi», è l’appello di Giulio Conte, biologo, autore del libro-inchiesta Nuvole e sciacquoni (Edizioni Ambiente) . Ecco qualche consiglio, dalla sua voce di esperto, per cominciare a introdurre nel nostro rapporto con l’acqua la voce risparmio.
Lasciare il rubinetto del lavandino aperto mentre ci si lava i denti si traduce in 30 litri d’acqua sprecati. Anche mentre ci si fa la barba si può, inoltre, adottare un comportamento virtuoso. «Se si raccoglie l’acqua nel lavandino per risciacquare il rasoio, altri litri d’acqua non andranno in fumo», afferma Conte. Oltre il 30% dell’acqua consumata, anzi sprecata, nelle case è quella che scorre dallo sciacquone del wc. Ogni volta che si spinge il pulsante scorrono infatti dai 10 ai 12 litri, mentre ne basterebbero molti di meno. Basta installare una cassetta con un doppio pulsante e si risparmiano migliaia di litri al giorno. «Un mattone o una bottiglia di plastica piena d’acqua inseriti nella cassetta, sono, a loro volta, ottimi rimedi per regolare il flusso per il water», consiglia Conte. Anche un semplice frangigetto nel rubinetto, inoltre, diminuisce la quantità d’acqua in uscita. Ma esistono anche rimedi condominiali: in Germania nelle cantine comuni sono stati installati dei piccoli depuratori per riciclare negli sciacquoni l’acqua proveniente dai lavabi o dalle docce.
Altra fonte di spreco: la vasca da bagno: «Fare il bagno comporta l’uso di oltre 150 litri, mentre per la doccia se ne possono utilizzare tra i 40 e i 50, basta ricordarsi di chiudere il rubinetto mentre ci si insapona». Inoltre, con una corretta manutenzione dei sanitari si possono evitare gli sprechi legati alle perdite: «Al ritmo di 90 gocce al minuto si sprecano per le perdite di acqua in casa oltre 4mila litri l’anno».
Anche in giardino si può essere virtuosi: «Se si innaffia verso sera», spiega Conte, «l’acqua evapora più lentamente e non viene sprecata ma assorbita dalla terra. Se poi si raccoglie l’acqua piovana, non si dovrà usare quella potabile del rubinetto». E ancora. Risparmiare acqua e lavare bene i piatti si può. Basta riempire una bacinella con l’acqua calda della cottura della pasta, aggiungere sapone e lasciare le stoviglie a mollo per un po’. La pulizia è garantita lo stesso.

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