Famiglia

Se le pantere grigie hanno la pelle nera

Il sette per cento degli immigrati nel nostro Paese ha più di sessant’anni. E maggiori problemi d’integrazione. Per loro è allo studio una rete tra associazioni del settore

di Alessandra Camarca

Sono 76 mila gli anziani stranieri presenti in Italia, il sette per cento di tutti gli immigrati nel nostro Paese. Di loro si è discusso in un seminario organizzato nei giorni scorsi a Roma dall?Auser, l?Associazione per l?autogestione dei servizi e la solidarietà. Il 1997 è stato proclamato dall?Unione Europea l?anno contro il razzismo e a seguito di questa designazione sono stati invitati tutti gli Stati membri a promuovere iniziative a livello nazionale e a livello internazionale a favore dell?integrazione dei popoli e dell?antirazzismo. Essere anziano in una società che ha sposato la causa del profitto e del consumo come quella attuale può costituire un problema di per sé, ma essere anche straniero oltre che ?vecchio? in un Paese lontano da quello di provenienza, spesso può costituire per la persona che si trova in questa condizione un vero e proprio trauma. «Alle problematiche, già note agli anziani, come il problema abitativo, quello economico e dell?isolamento dalla società si aggiungono», spiega il responsabile del progetto Auser, Alvaro Agrumi, «quelli dell?immigrato, che non conosce bene la lingua del posto in cui si trova e le abitudini del nuovo Paese. Questo limita la possibilità dell?anziano immigrato di accedere ai servizi e ai diritti che quel luogo gli offre. L?idea che sta alla base del progetto è quella di mettere in relazione le associazioni presenti su tutto il territorio italiano che già da anni si occupano di anziani con le associazioni di stranieri e antirazziste, per affrontare insieme i problemi e le difficoltà che gli anziani stranieri trovano ogni giorno nel tentativo di inserirsi nella società. L?anziano immigrato, come spesso il giovane, vive infatti un paradosso, la difficoltà a entrare nel circuito sociale ed economico della società, rappresentando nell?immaginario collettivo il peso morto o l?universo invisibile, pur essendo forza lavoro. «Per far fronte a tutte queste difficoltà», sottolinea il responsabile del progetto Auser, «cercheremo di promuovere attraverso attività culturali e ricreative l?integrazione degli immigrati ultra sessantenni che rappresentano una realtà massiccia nel nostro paese e che non vanno dimenticati». Informazione: Auser tel. 06/44481298.


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