Economia

Se l’azienda si veste di rosa

Aumentano sempre di pù le politiche family friendly: Vita indaga sulle trasformazioni in atto nel mondo del profit in vista degli obiettivi di Lisbona

di Redazione

Spetta alla BNL il valore più alto con una percentuale femminile del 24% sul totale del personale direttivo. In totale, tra i suoi occupati il 36% è donna. Un’altra grande banca, Unicredit, ha il 14% del top management al femminile, mentre il 37% dlel’executive e mddle management, mentre una percentuale del 59,9% tra i dipendenti. In Intesa San Paolo le donne sono il 45,8% dei dipendenti in Italia e il 58,7% dei dipendenti all’estero. Le donne sono il 13% dei dirigenti in Italia e il 31% di quelli all’estero, il 33% dei quadri in Italia e il 44% di quelli esteri. Cambiando settore, il 61,5% dei dipendenti Roche e il 65% di quelli Roche Diagnostic sono donne.  Sono donne il 31% dei dirigenti e quadri di Roche e il 17,5% di quelli di Roche Diagnostic (28% il dato aggregato).

Al di là dei numeri, gli obiettivi di Lisbona, 60% di occupazione femminile, sono ancora lontani. Ma i programmi di conciliazione casa-lavoro sono sempre più diffusi. Le aziende cominciano a diversificare gli stili manageriali, investendo anche su leadership femminili; alcune mettono in campo politiche family friendly; tutte hanno fatto propria (almeno nel vocabolario) l’idea di “work life balance”: equilibrio fra lavoro e vita.

Nell’articolo di Chiara Cantoni le voci di chi ogni giorno, all’interno delle aziende, si impegna per le politche family friendly. Leggi qui l’articolo completo


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