Non profit
Se la macchinetta è rotta chi timbrerà il biglietto?
Obliteratrici fuori uso: il caso di una lettrice
Sono salita sul treno provvista di un biglietto a fascia chilometrica. Non sono però riuscita ad obliterarlo in tempo perché le apposite macchinette erano fuori uso. Inutili tutte le mie spiegazioni al controllore: a distanza di settimane mi giunge a casa un verbale con tanto di multa allegata da pagare. Al di là della vicenda in sé, non vi risulta che l?obliterazione sia un sopruso e che la Corte di Cassazione abbia deciso che non è obbligatoria?
Graziella C., Torino
Una sentenza della Cassazione in questo senso non ci risulta e ci stupirebbe. L?obbligo di obliterare (un termine assurdo, non si poteva dire semplicemente timbrare?) il biglietto ha, infatti, un suo senso logico: evitare l?uso ripetuto dello stesso biglietto, come avviene già sui mezzi pubblici cittadini, dove l?apposita macchinetta è un?istituzione. La natura obbligatoria di tale disposizione è indubbia. Infatti, salendo su un treno o su un altro mezzo di trasporto pubblico, si pone in essere un comportamento concludente, come se si firmasse un contratto nel quale sono stabilite le regole da rispettare, regole fissate da chi esercita l?attività. Non è richiesta l?effettiva conoscenza di tali regole, ma è sufficiente che queste siano conoscibili all?utente. In pratica basta che l?ente ferroviario esponga nelle stazioni il regolamento di servizio, cosa che normalmente succede. Oltrettutto essendo le Ffss un ente statale, il loro regolamento è legge a tutti gli effetti. Conviene leggerlo.
Si scoprirà (art. 8 bis del regolamento) che nel caso in questione, la multa ricevuta dalla lettrice non è giustificata: infatti, quando le macchinette non funzionano, il passeggero può, a sua scelta, rivolgersi per l?obliterazione alla biglietteria della stazione o al personale di servizio sui treni. L?importante è chiederlo prima che il controllore riscontri la mancata timbratura (non bisogna, insomma, far finta di nulla e tantomeno obliterare a penna di propria iniziativa).
Se le obliteratrici non funzionavano, tale richiesta non comporta nessun esborso, se invece funzionavano, il regolamento prevede il costo di 10.000 lire a titolo di esazione: inoltre, se non si avvisa subito il controllore oltre a queste 10.000 lire si rischia di pagare una multa di 30.000 lire. Non è il caso della nostra lettrice la quale potà fare ricorso presso l?ufficio reclami delle Ferrovie prima di pagare la multa.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.