Famiglia

Se la chat-line aiuta i ragazzi Down

E' l'iniziativa degli habitué di un salotto virtuale di Msn: raccogliere fondi per un centro sardo che rischia lo sfratto

di Redazione

Quando la chat-line, da salotto virtuale, si trasforma in veicolo di solidarietà. È successo a una chat di Msn (’45-50 e dintornì) che ha aperto una sottoscrizione online a favore di un centro per persone affette dalla sindrome di Down. Il merito non è tanto della Microsoft, quanto degli habitué della chiacchiera in Rete i quali, senza conoscersi e partendo da alcuni casi particolari, hanno realizzato un sito che illustra i problemi del centro: it.geocities.com/centrodown. L’invito ai navigatori, naturalmente, è quello di dare un contributo al Centro Down di Cagliari.

La struttura dà servizi a 160 famiglie e si regge sul volontariato: fornisce informazioni ai genitori di neonati Down, fa consulenza grazie alla sua équipe piscopedagogica, tiene corsi per l’inserimento lavorativo dei ragazzi. Ma quando non ci sono fondi sufficienti le attività vengono sospese. Il problema maggiore al momento è quello della sede: il Centro non ce la fa a sostenere le spese dell’affitto, così è stato sfrattato.

Di Mauro Muscas, il figlio della presidente del Centro Antonietta Porrà, la stampa si occupò un paio di anni fa quando, nonostante la sua abilità nel pattinaggio, il Coni non gli permise l’ accesso alle gare agonistiche, vietate per legge ai disabili psichici. L’autorizzazione arrivò in seguito, in base a una norma che aveva corretto quella relativa al divieto.

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