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Se l’aria diventa irrespirabile auto e moto restano a casa

È stato firmato il “decreto benzene” che affida ai sindaci il compito di studiare gli interventi per la lotta all’inquinamento e in difesa della salute

di Redazione

Ministero dell?Ambiente: stop all?inquinamento da gas di scarico che avvelena le nostre città. Le nuove strategie di intervento per un?aria più pulita sono contenute in un apposito provvedimento (noto come ?decreto benzene?) messo a punto dal ministro dell?Ambiente insieme con il ministro della Sanità e non ancora pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Nel mirino dei sindaci, i veicoli a due, tre e quattro ruote. I gas di scarico di automobili e motorini rappresentano un rischio per l?ambiente e la salute degli abitanti delle città ad alta densità di popolazione. Di qui la necessità di elaborare strategie di intervento volte a ridurre sensibilmente gli effetti nocivi del traffico urbano. Strategie enunciate nella legge n.413 del ?97, che dettava misure urgenti per la prevenzione dell?inquinamento atmosferico da benzene e prevedeva la messa a punto di un decreto per fissare i criteri ambientali e sanitari da cui partire per elaborare gli interventi di riduzione della presenza di gas nocivi nell?aria. Appunto, il ?decreto benzene? che entrerà in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Il provvedimento affida ai sindaci delle città con oltre 150.000 abitanti – o anche con popolazione inferiore e comunque ?dove sia prevedibile, per particolari situazioni di congestione, un?elevata esposizione della popolazione (per esempio le zone turistiche)? – il compito di studiare le mosse giuste per purificare l?aria a disposizione dei cittadini. Innanzitutto, dovranno elaborare, entro sei mesi dall?entrata in vigore del decreto, una valutazione preliminare della qualità dell?aria con particolare attenzione ai livelli di benzene e idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e individuare le zone più a rischio, così da poter predisporre i primi interventi per limitare la circolazione dei veicoli a motore. Quindi presentare, al termine di ogni anno solare, un rapporto che attesti lo stato della qualità dell?aria, così da poter misurare l?efficacia degli interventi adottati e mettere a punto le misure per l?anno successivo. Misure che vanno individuate entro il primo febbraio di ogni anno e consistono, in via preventiva, in una limitazione – permanente o periodica – della circolazione nei centri abitati di veicoli a due, tre e quattro ruote ?che non effettuano il controllo almeno annuale delle emissioni?, ovvero che non espongono il ?bollino blu?. Quando poi l?esame dell?aria dovesse indicare il superamento dei livelli consentiti di benzene e IPA (o anche di altri inquinanti già individuati), i sindaci dovranno limitare la circolazione di auto e motorini articolandola per fasce orarie, giornaliere o settimanali o per alcuni periodi dell?anno. A decidere se escludere o meno le auto e i motorini con dispositivi ecologici dal divieto sarà sempre e solo il sindaco. La restrizione non riguarda comunque ?i mezzi di emergenza, per la sicurezza pubblica e la pubblica utilità, i mezzi adibiti al servizio di portatori di handicap o guidate da portatori di handicap, gli autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori elettrici, nonché gli autoveicoli ibridi (dotati di motori elettrici e di uno a combustione interna) e gli altri autoveicoli a minimo impatto ambientale?. Naturalmente, spetterà al sindaco assicurare la presenza, nelle zone a traffico limitato, di un maggior numero di mezzi di trasporto pubblico.


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