Formazione

Se il pestaggio finisce in un video

di Redazione

Roma. Un motorino acceso e guidato senza casco, sotto casa, nella zona dello Stadio Olimpico e poi un pestaggio brutale, prolungato che si conclude con la gente che grida dalle finestre, chiedendo ai poliziotti di smettere… È accaduto a Stefano Gugliotta, la sera della finale di Coppa Italia, partita tesa e a rischio ordine pubblico. Un video amatoriale ha fatto esplodere il caso e provocato la polemica. Il 25enne non era andato allo stadio, non fa parte degli ultrà della Roma, né tantomeno dell’Inter, stava per raggiungere un amico. Dopo il pestaggio, è stato arrestato e portato a Regina Coeli, con le accuse di resistenza e lesioni. L’ipotesi è che i poliziotti l’abbiano scambiato (per via di un giubbotto rosso) per un tifoso che li aveva fatti oggetto di lanci di pietre, pochi minuti prima, nella stessa zona della città. C’è comunque un’inchiesta interna della Questura, oltre che indagini della magistratura. La solidarietà alla mamma di Gugliotta è arrivata dalla sorella di Stefano Cucchi.
Roma 2. La vendetta del tempo e dello smog contro l’Anfiteatro Flavio, il Colosseo, è arrivata per fortuna di notte, senza coinvolgere turisti o visitatori. Ne sarebbe stato contento Nerone, contro cui il monumento fu costruito dai suoi successori, i Flavi appunto, nel luogo della mitica piscina privata in cui si trastullava con Poppea. Senonché anche la sua Domus Aurea ha dovuto, da poco, subire un crollo parziale ma sconfortante. Così come nella decadenza di Roma è rimasta coinvolta parte del Colle Palatino, il luogo del potere imperiale per eccellenza, in una specie di par condicio che tutto distrugge. Gli studiosi sostengono che è l’esposizione dell’antica malta allo smog ad aver provocato il crollo di parte del Colosseo, ma non c’è da consolarsi perché i lavori per rimetterlo a posto sono oggi impensabili. Visto che il nostro Erario deve pensare a far quadrare i conti.
Roma 3. Nel Guide turistiche-day, come hanno chiamato l’operazione in anglo-italiano, i vigili urbani romani hanno controllato 224 operatori e identificato 40 persone. La mancanza della licenza è costata a ognuno di loro 174 euro. Una ventina di agenti in borghese hanno perlustrato, in coppie di uomini e donne, i principali luoghi turistici della capitale con l’obiettivo di scovare questi improvvisati accompagnatori di turisti. Al Pantheon è stata individuata la maggior concentrazione di irregolari. Anche se nessuno, pare, abbia cercato di vendere la Fontana di Trevi. E anche questa è una novità.

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