Non profit
Se il benzinaio è distratto pagherà tutti i danni
Rifornimento sbagliato, automobilista risarcito
Per rifornirmi di benzina mi rivolgo sempre alla stessa stazione di servizio. A causa di una distrazione, l?addetto alla pompa mi ha messo nel serbatoio, invece della benzina, il gasolio. Ne è derivato un danno all?auto con una grossa spesa di meccanico; per capire cosa fosse avvenuto ha smontato in pratica tutto il motore. Ho spiegato l?accaduto al proprietario del distributore chiedendo se l?IP assicurasse questi di incidenti. La risposta è stata negativa e anche lui se ne è lavato le mani. Che fare?
Teresa F.(R.C.)(e mail)
Non sembra ci siano dubbi sulle ragioni della signora che scrive. La legge prevede la responsabilità di chi causa un danno economico ad altri e impone il risarcimento dello stesso. Ciò sia nel caso che il danno derivi da un fatto qualsiasi, doloso o colposo (art. 2043 c.c.), sia nel caso di un rapporto contrattuale: la fornitura di carburante è da considerarsi una vendita a tutti gli effetti e chi non esegue esattamente la prestazione, come è successo in questa vicenda, è tenuto a ripagare tutti i danni che ne derivano (art. 1218 c.c.). La responsabilità è valutata in modo molto rigoroso dai giudici quando l?oggetto della prestazione è determinato solo nel genere (come per la benzina) e si ritiene che l?obbligo di risarcimento tocchi al titolare che si avvale di dipendenti per l?esercizio della sua attività. Per non sbagliare, è il caso di contestare il danno subito a entrambe le parti in causa: alla IP e al titolare della pompa di servizio, scrivendo una raccomandata con avviso di ricevimento nella quale si chiede il risarcimento dei danni. L?appoggio di un?associazione di consumatori (alla quale inviare per conoscenza copia della lettera), in questi casi, può rappresentare uno stimolo per risolvere in via conciliativa la faccenda. Se nonostante la richiesta formale ci si trovasse davanti a un altro rifiuto, bisogna valutare la possibilità di rivolgersi al giudice con l?assistenza di un avvocato. Sarà necessario dimostrare con tutti i mezzi di prova l?accaduto (cosa non sempre facile).
Tuttavia, se il valore della causa non supera i 5 milioni di lire, la competenza a decidere è del Giudice di pace, il che garantisce costi molto bassi e tempi veloci di soluzione della controversia, come abbiamo già avuto modo di scrivere sulle pagine di questo giornale.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.