Famiglia

Se hai figli educati vai a cena con lo sconto

Stanchi di bambini terribili a tavola, molti ristoratori hanno chiuso le porte agli under 10. Ma c'è chi va in controtendenza: a Seattle una famiglia con bambini bene educati ha mangiato con lo sconto. Il ristoratore: sono una rarità

di Gabriella Meroni

Bambini educati al ristorante? Una rarità da premiare. Così la pensano ormai negli Stati Uniti, il paese dove molti ristoratori davanti a mocciosi ingovernabili hanno deciso di creare delle zone children-free nei locali o addirittura di bandirli, e dove però si sta affermando la anche tendenza opposta: incentivare le famiglie con figli educati, offrendo loro sconti e benefici.

E' quanto è capitato il primo weekend di febbraio alla famiglia King di Seattle, genitori e tre bambini di 8, 3 e 2 anni, che sono andati a cena al ristorante italiano Sogno Di Vino. Al momento del conto, grande è stato il loro stupore quando hanno visto sullo scontrino uno sconto di 4 dollari così motivato "well behaved kids discount" (sconto bambini bene educati). "Mi sono stupita perché i miei figli si sono comportati normalmente", ha dichiarato mamma Laura all'Huffington Post, che ha dedicato ampio risalto alla singolare storia. "Non è più normale che i ragazzini si comportino bene a tavola", ha ribattuto il titolare del ristorante, Rob Scott. "Così i miei camerieri, che hanno la possibilità di applicare un certo sconto a loro discrezione per incentivare i clienti più fedeli, hanno deciso di premiare questa famiglia".

"Il ristorante era pieno, quella sera", ricorda ancora Scott, "e spesso in situazioni come queste i bambini non sono a loro agio e possono dare fastidio agli altri clienti. Invece i ragazzi dei signori King si sono comportati benissimo: stavano seduti e chiacchieravano. Non sembrava neppure che ci fossero". Negli Stati Uniti è normale che in molti ristoranti i gestori organizzino spazi appositi per i piccoli o addirittura assumano baby sitter per intrattenerli ed evitare così che disturbino gli altri avventori. In altri casi, le famiglie con bambini si vedono addebitare un conto più salato: un modo come un altro per disincentivare la loro presenza nei ristoranti. "Noi non lo facciamo, non ci piace", ha spiegato ancora il titolare del Sogno Di Vino, "preferiamo invece riconoscere chi si comporta bene e invogliarlo a ritornare da noi".

Una strategia che pare avere successo: i King hanno infatti dichiarato che presto torneranno a cenare tutti insieme in quel ristorante (per la cronaca, hanno speso 58 dollari compreso sconto, cioè circa 43 euro in cinque, poco più di 8 euro a testa: da noi a quel prezzo non si prende nemmeno un panino).
 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA