Non profit

se fem?

di Marco Sessa

Oggi salendo in ascensore una collega, con convinzione, si rivolge ai presenti e dice: “ci vorrebbe una guerra per sistemare tutto sto casino”.

Ecco. Vedi?

C’è sempre questo atteggiamento di misurarsi in base a ciò che manca invece di valorizzare ciò che uno ha e che parliamoci chiaro, non è mai poco.  Un vittimismo generalizzato, una continua recriminazione. Credo che ognuno abbia delle ricchezze straordinarie sia soggettive che oggettive ma che la cosa difficile sia il riuscire a valorizzarle e per questo, viceversa, diventa più ‘comodo’ evidenziare il difetto. Se viceversa si partisse da ciò che si dispone anche quello che appare mancante o nullo assumerebbe un altro valore, significato: se alla tua torta manca una fetta beh, hai ancora una torta; se tu hai solo una fetta, sappiamo bene che valore acquisisca l’ultimo boccone di una pietanza. Non lo dico io: basterebbe ascoltare i Nonni o i Bisnonni, la generazione che ha conosciuto la guerra ed il periodo seguente della ricostruzione, per capire quanto valore abbia anche una sola fetta di torta.

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