Non profit

se fem?

di Marco Sessa

Oggi salendo in ascensore una collega, con convinzione, si rivolge ai presenti e dice: “ci vorrebbe una guerra per sistemare tutto sto casino”.

Ecco. Vedi?

C’è sempre questo atteggiamento di misurarsi in base a ciò che manca invece di valorizzare ciò che uno ha e che parliamoci chiaro, non è mai poco.  Un vittimismo generalizzato, una continua recriminazione. Credo che ognuno abbia delle ricchezze straordinarie sia soggettive che oggettive ma che la cosa difficile sia il riuscire a valorizzarle e per questo, viceversa, diventa più ‘comodo’ evidenziare il difetto. Se viceversa si partisse da ciò che si dispone anche quello che appare mancante o nullo assumerebbe un altro valore, significato: se alla tua torta manca una fetta beh, hai ancora una torta; se tu hai solo una fetta, sappiamo bene che valore acquisisca l’ultimo boccone di una pietanza. Non lo dico io: basterebbe ascoltare i Nonni o i Bisnonni, la generazione che ha conosciuto la guerra ed il periodo seguente della ricostruzione, per capire quanto valore abbia anche una sola fetta di torta.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.