Cultura

Se ci fosse Tom, il pontiere

Un anno fa la morte di Benetollo. Un’affollatissima a serata a Roma per ricordarlo, tra canti, cibi etnici e qualche nostalgia

di Ettore Colombo

E’ stata davvero una bella serata, quella che ha ricordato, il 20 giugno scorso, a Roma, ?il vecio?, e cioè il presidente dell?Arci, Tom Benetollo, a un anno esatto dalla sua scomparsa. Si è svolta a villa Ada, che per una sera ha ospitato non solo musiche (che Tom amava molto) ma anche vino, cibo etnico, parole e pensieri allegri, rilassati e solidali. Come sarebbe piaciuto a lui. Sono stati davvero tanti, quelli che hanno partecipato alla sua festa. Dallo stato maggiore dell?Arci (dal presidente Paolo Beni, indaffaratissimo, alla portavoce Andreina Albano che per una volta, come un anno fa, aveva perso la sua consueta severità ed era commossa) a quello di Rifondazione (il segretario Bertinotti con moglie, ma anche molti suoi deputati: Russo Spena, Ferrero), da molti diessini di sinistra ancora militanti nel loro partito (in ordine sparso l?ex presidente dell?Arci Iovene, i deputati Lolli, Crucianelli, Mussi, tutti suoi cari e vecchi amici) a esponenti di quella sinistra rosso-arcobaleno oggi sempre più vicina a Rifondazione (il ?ragazzo di Berlinguer? Pietro Folena, il giovane senatore, oggi ex verde, Martone) fino, naturalmente, all?associazionismo diffuso (esponenti di rete lilliput, movimenti pacifisti, no global) e al milieu politico-giornalistico (gli stati maggiori di Liberazione, manifesto e Unità) su cui spesso Benetollo scriveva articoli e lanciava appelli forti e insieme pacati. Insomma, la sinistra radicale c?era tutta, a ricordare Benetollo (buon segno, se ne coglieranno davvero il patrimonio) ma c?era anche tanta di quella sinistra diffusa e non ideologica che piaceva a Tom, ?costruttore di ponti? tra aree politiche, oltre che tra civiltà, come in molti lo hanno definito.
L?evento clou della serata: oltre alla presentazione del suo libro postumo su Martin Luther King, è stata la musica (e testi) mistici-resistenziali del duo Ambrogio Sparagna-Giovanni Lindo Ferretti, ex leader dei Cccp-Csi-Pgr. Proprio Ferretti, coriaceo veterocomunista emiliano ricco di spirito religioso, è il simbolo di una di quelle contaminazioni che forse a Tom sarebbero piaciute: tra i migliori aedi dei canti della Resistenza, operai e contadini ?rivisitati? dall?elettronico, con una lettera al Foglio ha annunciato la sua astensione ai referendum in difesa della vita e contro le manipolazioni genetiche. Chissà cosa avrebbe detto Tom, dei referendum. Di certo avrebbe fatto di tutto per evitare steccati e fratture tra laici e cattolici. Costruendo ponti, appunto.

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